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Roma. IV Municipio, la sfiduciata Della Casa nominata Commissario

Pubblichiamo di seguito il comunicato fattoci arrivare dalla Rete popolare Tiburtina in merito al “penoso teatrino”, citando direttamente il comunicato, che sta andando in scena nel IV Municpio del Comune di Roma, dove l’ex Presidente Roberta Della Casa del Movimento 5 stelle, sfiduciata dalla sua stessa giunta, è stata nominata Commissario per decisione del M5S dopo la sospensione, avvenuta per mano del “Capo politico” Vito Crimi, della giunta sfiduciaria. Sintomi dell’importanza della partita elettorale che si giocherà in città nella prossima primavera, e della difficoltà del Movimento di tenere a bada le lotte intestine che lo attraversano.

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Nella giornata di mercoledì abbiamo assistito all’esternazione più concreta della divaricazione tra interessi e preoccupazioni delle istituzioni e quelli della popolazione abitante la zona Tiburtina: da un lato un Consiglio Municipale concentrato nel lanciarsi accuse reciproche tra consiglieri e presidente, dall’altro i cittadini disperati che chiedevano a gran voce che non fosse ignorata la situazione di estrema difficoltà economica andata acuendosi con l’emergenza Covid.

Il penoso teatrino andato in scena in quella giornata al IV Municipio ha restituito il quadro di un quadrante governato da interessi privatistici, dove si sono criminalizzate le fasce sociali più bisognose di servizi e welfare mentre ci si impegnava ad assicurare i profitti privati, svendendo i bisogni dei più in nome del privilegi dei pochi.

Questa è stata l’amministrazione di Roberta Della Casa, di cui tutta la giunta è stata compartecipe e complice, fondata su politiche in continuità con le amministrazioni precedenti e con le scelte della destra e del centrosinistra; ma facciamo attenzione perché oggi la (ormai ex) presidente non viene sfiduciata con queste accuse, da sempre riconosciute dai comitati e dai soggetti che lavoravano sui quartieri ed altrettanto pedissequamente respinte dai consiglieri M5S.

La Della Casa viene accusata fondamentalmente di una gestione accentratrice del potere decisionale nelle mani sue e dei suoi fedelissimi, estromettendo i più critici del Movimento, mettendo ben poco in discussione le scelte politiche effettuate se non in modo esclusivamente strumentale.

Calcoli ed alleanze calibrati su giochi politici interni, probabilmente in vista dell’ormai certa capitolazione del M5S post-Raggi in occasione delle elezioni comunali 2021, che sicuramente mai hanno posto attenzione ai bisogni e alle necessità delle periferie, come ci dimostrano i procedimenti disciplinari interni al partito nonché, ancor più esemplare, lo scenario che si aprirà di qui a breve e che vede la riproposizione, da parte della Sindaca, della sua fedelissima ex presidente sfiduciata in qualità di commissaria della sua stessa amministrazione caduta!

Un rimpasto di poltrone che lascia i responsabili politici ai loro posti per non alterare equilibri interni.

Che si tratti di “Della Casa Presidente” o “Della Casa Commissaria”, non mancheremo quindi di continuare a monitorare e a far sentire la voce degli abitanti dei nostri quartieri alle istituzioni, così come abbiamo fatto prima e durante l’emergenza sanitaria, emergenza che, ci teniamo a ripetere, è andata a piovere sul bagnato di una crisi economica e sociale che già si abbatteva violentemente su queste zone.

Emergenza nell’emergenza a cui lo Stato ha risposto con misure caritatevoli ed insufficienti (giunte oltretutto con estremo e colpevole ritardo), tra le quali dobbiamo segnalare la vergognosa iniziativa del Mercato Sociale, inaugurata ad Ostia e che si appresta ad essere replicata al Mercato di San Romano (Portonaccio), attraverso cui i soggetti meno abbienti saranno obbligati a prestare un quantitativo minimo orario di lavoro volontario non retribuito in cambio di un punteggio che permetta loro di acquistare beni di prima necessità non più commercializzabili (perché prossimi alla scadenza o, addirittura, che già avrebbero superato la data consigliata per la consumazione).

Perché, si sa, chi vive in difficoltà economiche è sicuramente colpevole della propria situazione e pertanto deve esser sfruttato ed umiliato per guadagnarsi la carità dello Stato e della società.

Basta con i giochi di palazzo, basta con la preservazioni degli interessi privati e basta sfruttamento dei soggetti e delle famiglie più in difficoltà! Continueremo a lottare affinché siano garantiti servizi e sostegno a tutti coloro che ne hanno necessità, cittadini e piccoli commercianti, lavoratori e disoccupati, famiglie e giovani studenti, durante e dopo l’emergenza sanitaria.

Per noi, nei nostri quartieri, questo è il reale significato dell’affermazione “nessuno resterà indietro, nessuno resterà solo”.

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