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Da Latina a Pontremoli, solidarietà con Marco Lenzoni!

Difendiamo la sanità pubblica! Non sottostare all’obbligo di fedeltà aziendale!
Sul fronte della sanità pubblica la situazione si fa sempre più incandescente. La pandemia ha scoperchiato il “vaso di Pandora” e mostrato il disastro prodotto dalle politiche bipartisan di smantellamento della sanità pubblica.

Gli operatori sanitari, che il governo Conte bis ha lanciato in trincea senza adeguate tutele e
totalmente sotto-organico, costituiscono ormai un “fronte caldo” dello scontro di classe nel nostro paese. Hanno visto la morte in faccia, hanno combattuto senza armi adeguate, hanno visto pazienti e colleghi morire, hanno dovuto rinunciare alle loro famiglie per mesi, sono stati sottoposti a turni massacranti sul piano fisico e psichico.

La retorica sugli “eroi” non ha fatto e non farà dimenticare loro tutto questo. Non ha fatto e non farà dimenticare loro di essere stati trattati come carne da macello. Il malessere cresce sempre più anche tra gli utenti del servizio sanitario che mai come ora si sono sentiti vulnerabili e non tutelati da un sistema sanitario ormai ridotto all’osso, depotenziato, svenduto. No, le cose non torneranno come prima: la frattura con le classi politiche è profonda e non è recuperabile!
I sindacati di base, USB in testa, assieme ad altre realtà politiche come Potere al  Popolo si stanno dando da fare per dare una forma organizzata a questo malessere, per promuovere iniziative di lotta e per sviluppare un coordinamento tra le diverse battaglie.

La lotta per la difesa della sanità pubblica, per il suo potenziamento con nuove assunzioni e con l’apertura di nuove strutture è una lotta di fondamentale importanza. E’ una battaglia per la difesa della vita, è una battaglia di civiltà, è una battaglia contro le logiche del profitto e la mercificazione della vita umana, è una battaglia per costruire una società migliore, realmente a misura d’uomo: una società socialista!
A Latina, come Potere al Popolo, stiamo portando avanti una battaglia determinata contro la dismissione delle strutture nel nostro territorio, contro la chiusura dei Punti di Primo Intervento e per la riapertura dei presidi ospedalieri chiusi in questi anni.
Il nemico non resta però a guardare. Non resta immobile a fronte di questa marea montante. A fronte della resistenza che via via cresce aumentano anche i casi di persecuzione politica e sindacale verso le avanguardie di lotta. Gli eroi devono lavorare e piangere in silenzio, non organizzarsi e lottare. Questo è quello che il governo e gli alti papaveri del sistema sanitario vorrebbero.


E’ il caso ad esempio di Marco Lenzoni, infermiere presso l’ospedale di Pontremoli (in provincia di Massa Carrara).

Marco il 29 aprile si è visto notificare una contestazione disciplinare da parte dei vertici regionali dell’ASL Toscana secondo cui le sue denunce sulla mancanza di DPI adeguati e in quantità sufficiente per fronteggiare la pandemia da Covid 19 avrebbero leso l’immagine dell’azienda!

Per questo motivo il 9 giugno dovrà comparire davanti alla Commissione disciplinare di Livorno.
Ci uniamo intorno a Marco senza se e senza ma ed esprimiamo al compagno tutta la nostra solidarietà. Marco bene ha fatto a non sottostare al bavaglio dell’obbligo di fedeltà aziendale e a mettere al centro la difesa degli utenti e del personale sanitario!
Insieme possiamo vincere questa battaglia e rivoltare contro i vertici della ASL Toscana questo vile attacco. Facciamo fronte comune in solidarietà con il compagno, non lasciamolo solo: chiamiamo tutti a prendere posizione in sostegno di Marco sottoscrivendo la petizione
http://chng.it/w7gpkPc4 e, chi può, a partecipare al presidio del 9 giugno a Livorno!


La solidarietà è un’arma: usiamola!

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