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Roma. Minaccia di pignoramento per il PdZ di Monte Stallonara

PdZ Monte Stallonara: la Banca MPS notifica la minaccia di pignoramento degli alloggi della coop. Il Nido!

Continua l’infinita persecuzione nei confronti delle famiglie truffate nella completa indifferenza dell’Amministrazione comunale e le distrazioni di quella regionale!

Stanno arrivando in questi giorni gli atti di precetto da parte della Banca Monte dei Paschi di Siena nei confronti degli inquilini truffati dalla Coop. Il Nido: si intima il pagamento della somma di circa 2 milioni di euro per il mutuo fondiario, mutuo concesso in contrasto alla legge che regola i finanziamenti per gli interventi di Edilizia pubblica agevolata.

Assistiamo a l’ultimo capitolo di una storia infinita che vede la continua persecuzione delle famiglie truffate nel piano di zona di Monte Stallonara.

Questo nonostante sia trascorso ormai quasi un anno dai primi provvedimenti di revoca dei contributi da parte della Regione Lazio. L’amministrazione capitolina ha avviato i procedimenti di revoca e annullamento della concessione del diritto di superficie, ma non è ancora intervenuta con le conseguenti delibere necessarie per riacquisire al patrimonio capitolino gli stabili degli interventi di edilizia agevolata, per i quali sono stati riscontrati e confermati gli illeciti che da anni denunciamo.

Nonostante tali atti siano dovuti, il colpevole ritardo dell’Amministrazione rischia di pregiudicare i pochi risultati con tanta fatica ottenuti finora, causando un danno enorme sia all’interesse pubblico che ai cittadini che rischiano di perdere le case già profumatamente pagate; cittadini che negli anni hanno dovuto sostituirsi ad una amministrazione inadempiente per poter far emergere le truffe e gli illeciti che dagli uffici si faceva finta di non vedere.

Sono infatti imminenti le procedure di sfratto e di pignoramento su molti diversi interventi, procedimenti che a differenza dell’amministrazione pubblica procedono speditamente e senza tenere conto delle gravi violazioni ormai accertate e conclamate.

Ancora una volta dobbiamo supplire all’inefficienza di una Amministrazione che ci costringe ad attivarci affinché altre istituzioni tutelino l’interesse pubblico ed individuino le responsabilità di amministratori inerti.

Dal canto suo anche la Regione Lazio, che dopo una faticosa battaglia ha finalmente proceduto con alcune revoche dei finanziamenti, come prevedono le norme sull’edilizia agevolata, spesso non si costituisce e non si presenta nei procedimenti del Tribunale fallimentare o davanti al Tar del Lazio lasciando, complice anche Roma Capitale che non revoca le concessioni, che il patrimonio pubblico venga messo all’asta!

L’ASIA-USB, che con il supporto legale dell’avv. Perticaro ha contribuito a far emergere questa immensa truffa che ferisce la nostra città, privata così di un fondamentale intervento abitativo pubblico, denuncia la continua melina e lo scarica barile delle istituzioni competenti e invita le stesse all’applicazione della legge che prevede la revoca delle concessioni

Roma 9 settembre 2020

 

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