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Roma. Studenti a Montecitorio, “l’Opposizione riparte dalle periferie”

Il mondo della scuola è stato senza dubbio uno dei più attivi in questo scorcio d’autunno, con mobilitazioni come quella delle 24 e 25 settembre che hanno avuto il merito di porre al centro del dibattito un tema decisivo: l’inconsistenza del Ministero dell’istruzione, così come di tutto il governo, nell’affrontare anche la seconda ondata pandemica.

Entrati nel mese di novembre, con la curva dei contagi che sale vertiginosamente verso vette allarmanti, i nodi sono al pettine più palesi che mai, e per questo a Roma i ragazzi e le ragazze dell’Opposizione Studentesca d’Alternativa continuano lo stato di agitazione permanente.

Un’azione a Montecitorio prima, nella serata di ieri, per denunciare l’ingerenza criminale della Confindustria anche sulle scelte di apertura-chiusura delle scuole a tutti i gradi d’età, sempre in nome del “dio denaro”.

Il lancio delle Brigate Studentesche Metropolitane poi, strumento di attivazione e sostegno verso quel pezzo di società più duramente colpito da trent’anni di feroce neoliberismo: le periferie e le borgate della città.

È qui infatti che i tagli alla sanità, all’edilizia pubblica scolastica e abitativa, al sistema dei trasporti, al ciclo dei rifiuti, alle manutenzioni del verde e delle strade, hanno fatto sentire il “tallone di ferro” in maniera più pesante, causando più che altrove disoccupazione, abbandono scolastico, microcriminalità per la sopravvivenza, disaffezione verso la comunità, senso di isolamento sociale – ben prima del “distanziamento” necessario causato dalla pandemia, che è altra cosa.

È da qui allora, e non potrebbe essere diversamente, che riparte “l’Opposizone”, come scrivono gli studenti nei comunicati che vi riproponiamo di seguito, verso il governo in primis, ma più in generale verso questo modello sociale e produttivo che antepone sempre, immancabilmente, la brama di profitto di pochi ai bisogni, desideri, salute, futuro, felicità, vita, del resto della popolazione.

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Blitz degli studenti a Montecitorio

Ieri 4 novembre, con l’ennesimo Dpcm, il governo ha comunicato la chiusura delle scuole e il totale passaggio alla didattica a distanza. Per questo oggi 5 novembre eravamo a Montecitorio per opporci al governo per come sta gestendo la pandemia.

Le prime a chiudere sono state le scuole, come già successo a marzo. Sappiamo che questa scelta non è casuale, ma la dimostrazione di come il governo abbia fallito e del fatto che non abbia fatto nulla per garantire sia salute, che istruzione.

Si mostra la loro ipocrisia, hanno chiuso le scuole superiori ma non quelle di grado inferiore, dove vengono parcheggiati i bambini in modo che i genitori continuino a lavorare e a generare profitto per il bene di pochi.

I colpevoli di questa crisi hanno nome e cognome, e agiscono solo in nome del guadagno dei padroni. Alla Confindustria, e al governo che gli fa da servo, non interessa tutelare il nostro diritto allo studio, né garantire reddito e salute ai lavoratori!

Ormai sono stati smascherati, ma continuato a non investire sul pubblico, anzi puntano tutto sui privati, delegando i loro compiti.

Costruiamo l’Opposizione a questo governo! Riprendiamoci tutto!

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Nascono le Brigate Studentesche Metropolitane

Durante la pandemia, sono emerse tutte le falle e le contraddizioni di questo sistema sbagliato che ci ha sottratto tutto e adesso pretende che ci accontentiamo delle briciole.

Il Covid non è il colpevole della situazione che stiamo vivendo, infatti ci ritroviamo in questo stato a causa dei tagli e delle privatizzazioni che i governi degli ultimi trent’anni hanno fatto su sanità e istruzione, e a causa delle mancate tutele ai lavoratori, che continuano ad essere condannati ogni giorno al contagio per il bene del profitto di Confindustria.

Il governo ha avuto otto mesi per prepararsi alla seconda ondata, e mentre chiede ai cittadini di rispettare le regole, a noi studenti sono state tolte scuole e socialità, e famiglie e lavoratori iniziano a ritrovarsi come a marzo, senza che gli siano realmente garantiti salute, reddito e sussidi da parte dello Stato.

Le fasce più deboli della popolazione sono, come sempre, quelle che vengono abbandonate, ma noi non ci stiamo.

Contro il governo, lotteremo accanto al popolo con la Brigata Studentesca Metropolitana. Ci hanno tolto tutto, ormai siamo una generazione che non ha niente da perdere. Per questo, con la nostra gente, continueremo a pretendere tutto ciò che ci hanno portato via!

Dalle periferie ripartirà l’Opposizione!

Unisciti anche tu alla Brigata Studentesca Metropolitana!

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