Sgombero dell’Ex Lavanderia, spazio di mutualità e assistenza sul territorio usato anche da Nonna Roma all’interno di santa Maria della Pietà padiglione 31.
Ieri mattina i blindati hanno circondato la sede dell’ Associazione Ex Lavanderia, un attacco diretto ai cittadini e alle cittadine del quartiere che hanno investito il loro tempo e le loro energie in un progetto di mutualismo e aiuto concreto e reale a chi vive in quelle zone.
L’Ex Lavanderia non è un semplice luogo come tanti, abbiamo creato la nostra rete territoriale di Roma nord e da mesi ormai distribuiamo lì aiuti alimentari alle famiglie in difficoltà, ascoltiamo e accompagniamo chi è vittima della crisi.
In questi anni quegli spazi sono diventati un punto di riferimento per il quartiere, un luogo di scambio e di cultura e non possiamo accettare che vengano messi i sigilli ad una realtà così importante.
Il fatto che, contestualmente a questo sgombero, il prefetto Piantedosi abbia fatto sgomberare la sede di un’organizzazione fascista rivela il carattere strumentale dell’azione, che equipara il valore sociale e politico dell’esperienza.
Non possiamo accettarlo. Non possiamo accettare di essere accomunati ad una realtà fondata sulla violenza e sul razzismo, e crediamo che farlo sia un segnale tremendo che si lancia alla città e a chi intende la vita pubblica come luogo di democrazia, uguaglianza e giustizia sociale.
Lo sgombero dell’Ex Lavanderia non ha nulla a che vedere con il ripristino della legalità, significa semmai aggravare la già pesante situazione delle tantissime famiglie che vengono da noi per chiedere una mano.
Farlo in un momento così difficile per tutti è criminale e rende sempre più difficoltoso il cammino verso l’uguaglianza sociale.
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