Elezioni che vai, propaganda che trovi. Verrebbe da dire così, a guardare la manovra messa in campo dalla Regione Lazio del neo-ex Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti sulla Valle Galeria, zona ovest di Roma a cavallo con il Raccordo anulare.
Immaginate un’area truffata dallo scandalo dei Piano di Zona – in breve, case costruite con l’ausilio di fondi pubblici che avrebbero dovuto essere a canone agevolato, ma che date in gestione a cooperative private sono state rivendute a prezzi di mercato, generando plusvalenza per cooperative e costruttori e non abbassando i prezzi in città (interessano 200mila nuclei familiari, 1 milione di persone solo su Roma!).
Immaginate che nell’area hanno costruito la più grande discarica d’Europa mai bonificata, la famigerata Malagrotta, con danni ambientali gravissimi per territorio, abitanti e coltivatori della zona.
Immaginate che l’area venga indicata dalla Regione e scelta dal Comune per la costruzione di un’altra discarica, a 600 metri in linea d’area da quella di Malgrotta, a Monte Carnevale, a dispetto di tutta la documentazione contraria al progetto prodotta dagli enti competenti, tra cui per esempio l’Ispra.
Ora, se non ne avete abbastanza, immaginate che in questa stessa area, in vista delle elezioni comunali più strambe di sempre, dove tutti i partiti dovranno inventarsi una diversità tra loro che non esiste perché di fatto siedono insieme al governo, ebbene immaginate che la Regione metta uno striscione per porre in risalto l’inizio di alcuni lavori che avrebbero dovuto iniziare anni fa, peraltro con budget ridotto a un terzo.
Voi, che avreste fatto? Vi proponiamo di seguito la risposta del Comitato Montestallonara, nella Valle Galeria, un esempio di civiltà e di pazienza (forse anche troppa) nei confronti dell’indecente classe politica che ci ritroviamo in questo paese.
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Sono finalmente iniziati i tanto attesi lavori di urbanizzazione, scaturiti da una intesa tra Comune e Regione e finanziati in via straordinaria dalla Regione Lazio.
I cantieri sono stati avviati per un primo stralcio pari a circa 3 milioni di euro dei 10 previsti, e vedranno la realizzazione delle vasche di laminazione e di una parte di strade e marciapiedi.
Sicuramente una buona notizia per il Piano di Zona, notoriamente fra i più disastrati, se non il più disastrato, della Capitale. Altrettanto positiva la collaborazione tra Comune e Regione che auspichiamo possa proseguire sulla strada intrapresa.
Una strada ancora molto lunga, perché a mancare non sono solo opere essenziali come strade e fogne, ma tutti quei servizi di cui l’intero quadrante è privo e che questo piano di zona avrebbe dovuto portare a beneficio di una cittadinanza a lungo dimenticata.
Già abbiamo avuto occasione di evidenziare alle Amministrazioni le condizioni disastrose in cui versa tutta la zona, massacrata da anni di degrado e scandalosamente eletta a dimora per la nuova, ennesima, discarica di Rsu; il mostro di Malagrotta non era abbastanza.
Sotto questa luce l’avvio dei cantieri, purtroppo, appare come una goccia in un mare nel quale siamo stanchi di nuotare.
Serve uno sguardo più ampio ed il coraggio di ridare a questo territorio una dignità; realizzare opere che dovrebbero essere la normalità in un qualsiasi paese civile non possono generare entusiasmi in questa situazione.
Su questo ci confronteremo volentieri con l’assessore Montuori, che già ha confermato una sua prossima visita; attendiamo anche il presidente Zingaretti e l’assessore Valeriani, che, se avessero voluto inaugurare anche questi di cantieri, dal Consiglio regionale sarebbero potuti arrivare facilmente a piedi.
Sono comunque ancora in tempo, li aspettiamo…
Comitato Montestallonara
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