Può sembrare un titolo ad effetto, ma in realtà vuole esprimere una condizione di rabbia e delusione da parte di quei comitati del VI municipio che da anni si battono per una gestione virtuosa dei rifiuti
Dal piano dell’ex sindaco Marino, che voleva realizzare un impianto di digestione anaerobica all’interno dello stabilimento AMA di Rocca Cencia, fino ad oggi sembra che il tempo si sia fermato.
Dalla vittoria del 2015, quando la Regione diede parere negativo alla realizzazione dell’impianto, sembra di essere tornati indietro nel tempo.
Infatti, l’AMA è stata commissariata ed il commissario ha deciso di chiedere l’autorizzazione al progetto di revamping del TMB, ossia dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati. Ma cosa si nasconde dietro questo termine? Il miglioramento di un impianto che doveva chiudere ma che, al contrario, rimarrà in funzione per chissà quanti altri anni ancora.
Non ci interessa entrare nelle questioni tecniche. Migliorare l’impianto non risolverà il problema dei rifiuti, perché il problema dei rifiuti dal nostro punto di vista si risolverà quando non saranno più dati incentivi ad impianti dannosi e quando la salute e l’ambiente saranno il vero interesse della politica e non il profitto per i pochi e soliti noti “prenditori”.
Diciamolo: ad oggi il VI municipio, soprattutto nel versante prenestino, è la vittima sacrificale in un gioco delle parti che vede Regione e Comune in conflitto tra loro. Ma in realtà il dubbio è che i miliardi che arriveranno dal Recovery plan sugli impianti per la produzione di biometano da rifiuti toglieranno le castagne dal fuoco agli attori principali, e cioè proprio Regione e Comune.
In fondo, il tema dei rifiuti spesso è sentito soltanto da chi lo vive sulla propria pelle e quindi una bella emergenza farebbe accettare anche la peggiore decisione e cioè la costruzione di un bell’impianto.
Come comitati abbiamo osteggiato il progetto dell’allora sindaco Marino, abbiamo osteggiato l’impianto che il privato voleva realizzare sulla Prenestina, faremo lo stesso fino alla fine per Rocca Cencia.
Il VI municipio ha bisogno di tutelare salute ed ambiente, di creare il buon lavoro, di avere interventi sulla cultura. Non possiamo più tollerare di essere la discarica di Roma.
In questi giorni il tema rifiuti è sentito da tutti i cittadini nella sua drammaticità. Ma quanti romani conoscono Rocca Cencia?
Cogliamo allora l’occasione per invitarli domenica 4 luglio, dalle 18:00, davanti allo stabilimento AMA dove ci riuniremo per un momento di confronto tra di noi.
Non è più tempo di egoismi, ma di condivisione di un problema creato da una comunità intera che è la nostra città.
Non può più essere il VI municipio con l’impianto di Rocca Cencia la soluzione!
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