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Roma. ”A settembre previsti migliaia di sfratti e sgomberi!”

Fermiamoli con un piano di politiche abitative pubbliche!

In un contesto nazionale di emergenza abitativa, a Roma le (non) politiche del Partito Democratico (alla Regione) e del Movimento 5 stelle (al Comune) hanno creato una vera e propria bomba sociale pronta ad esplodere.Nel 2020 sono stati certificati a Roma 4841 sfratti e la morosità è oggi il primo problema di lavoratori e famiglie. Anche in piena pandemia si è continuato a sfrattare, infatti sono finite per strada 335 famiglie.

In tutto ciò, nel PNRR promosso dai partiti di governo non c’è un euro per implementare il patrimonio pubblico. In particolare, il Partito Democratico continua a promuovere un approccio privatizzatore, sotto la vuota espressione di Social Housing. Addirittura, nel programma elettorale di Gualtieri per Roma viene riportato al primo punto la necessità di un’agenzia per facilitare l’accesso al mutuo dei giovani.

Praticamente, è la perversione per il ruolo delle istituzioni dovrebbe essere quello di spingere i cittadini a indebitarsi con le banche. Come possono giovani precari e disoccupati accedere a mutui senza avere la certezza di un lavoro?

C’è bisogno di un milione di case popolari”, afferma Maria Vittoria Molinari, candidata presidente di Potere al Popolo nel VI municipio a Roma.

Continuare a dire che le case popolari vanno date ai bisognosi significa far passare il concetto che i lavoratori possono farne a meno e possono indebitarsi per un mutuo a vantaggio sempre delle banche! Il primo passo è eliminare la l. 431/98 che ha contribuito a far lievitare i costi degli affitti. A Roma, con il rinnovo dei patti territoriali, il costo degli affitti è lievitato anche del 30%. La casa popolare è salario indiretto. A Roma ci sono circa 200 mila appartamenti chiusi che determinano il costo degli affitti. Che si vuole fare per togliere questo potere ai vari Caltagirone, Armellini e company?

Insomma, parlare dell’emergenza abitativa restando vincolati a modelli che in realtà non rispondono ai reali bisogni significa fare la solita propaganda politica che mette i cittadini in contrapposizione per lo stesso bisogno che in questo caso è il diritto all’abitare.

#Romacittàpubblica

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