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Roma. Studentesse di periferia in difesa del diritto all’aborto

Questa mattina, i collettivi del liceo Argan e dell’istituto Rossellini hanno protestato di fronte alle scuole per il diritto all’aborto sicuro, libero e gratuito, di cui oggi ricorre la giornata di mobilitazione internazionale.

L’ascesa della destra reazionaria e antiabortista di Giorgia Meloni ha provocato la reazione di noi studentesse e studenti della periferia romana”, si legge nella nota diramata dai ragazzi e dalle ragazze, già protagonisti lo scorso anno di occupazioni e mobilitazioni studentesche contro il governo Draghi.

Crediamo che Fratelli d’Italia oggi sia solo l’esasperazione delle politiche di tagli e privatizzazioni portate avanti in questo paese soprattutto dal centrosinistra e dal Partito Democratico, vero colpevole anche dello sdoganamento dei neofascisti”.

Questo 28 settembre non poteva che inserirsi nell’ambito della tornata elettorale appena conclusasi con la vittoria della coalizione di destra.

In questo, gli studenti hanno il merito di non leggere il risultato finale come fosse stato un fulmine a ciel sereno, slegato cioè dagli eventi sociali e politici, nazionali come internazionali, degli ultimi anni.

Il nuovo governo di destra seguirà infatti fedelmente le ricette economiche e di politica internazionale della cosiddetta ‘agenda Draghi’, lasciando noi studenti e giovani a un futuro di precarietà e di mancanza di emancipazione sociale e culturale, in primis chi vive nelle periferie delle città metropolitane e del sud Italia”.

Per questo, conclude la nota, “con il sostegno dell’Osa (Opposizione Studentesca d’Alternativa), oggi abbiamo lanciato un grido di rabbia a partire da un tema per noi centrale come il diritto all’aborto sicuro e gratuito, soprattutto per quelle ragazze che non possono permettersi cure mediche private e sono destinate ad una vita di sfruttamento, a partire dalla mancanza di possibilità di indipendenza economica”.

Contro la destra che avanza e le ipocrisie del centrosinistra si alza l’opposizione studentesca”.

A un anno dalle mobilitazioni della Lupa, e ancora una volta a partire dalle scuole di Roma, si preannuncia un nuovo autunno caldo per il movimento studentesco.

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