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Roma. Ancora in mobilitazione gli studenti della Sapienza

Gli studenti universitari oggi sono nuovamente in presidio dentro la Sapienza per manifestare la più ferma opposizione al decreto 434bis, cosiddetta norma ‘anti-rave’, assieme a tante realtà politiche e sociali cittadine.

Questo decreto, non a caso scritto e fatto passare in tempi record, non solo non ha nulla a che fare con i rave ma è pericoloso sul piano della negazione dell’agibilità politica dei movimenti sociali, politici e giovanili” sottolineano gli studenti di Cambiare Rotta in un comunicato diffuso in serata.

Infatti, il 434bis si aggiunge a una serie norme di aumento di livelli di repressione che negli ultimi anni sono state approvate in maniera trasversale da una classe politica indecente che teme più di ogni altra cosa il conflitto politico e sociale: i decreti Minniti del ‘democratico’ PD e i decreti sicurezza a firma Lega-Movimento 5 stelle rappresentano solo gli ultimi attacchi al diritto al dissenso.

Nel decreto anti rave si parla volutamente in maniera generica di ‘invasione di terreni o edifici altrui (pubblici o privati che siano..) per colpire in realtà ogni tipo di azione organizzata come picchetti, occupazioni politiche, assemblee pubbliche o qualunque iniziativa di socialità alternativa. Vale a dire si colpiscono tutte le pratiche classiche dei movimenti giovanili e studenteschi, oltre che politici e sindacali.

A tutto questo va aggiunta l’applicabilità delle misure di prevenzione (solitamente applicate a reati di mafia), cioè tutte quelle applicabili solo per presunta pericolosità o sospetto e senza passare per un processo: per fare un esempio, uno studente che occupa la propria scuola o la propria università per protesta oggi rischia la sorveglianza speciale o simili.

Noi non ci stiamo” – affermano gli studenti di Cambiare Rotta in una nota – “Continueremo a costruire l’opposizione a questo Governo reazionario e ad un sistema politico ed economico marcio fino al midollo. No al decreto 434bis, no alla repressione delle lotte, è tempo di cambiare rotta!”.

Nella stessa nota annunciano per il 18 novembre una giornata di mobilitazione nazionale su scuola e università.

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