A circa un anno dal nostro intervento sul caso, siamo costretti a rilanciare un altro appello alla città solidale, affinché partecipi numerosa al picchetto di Erminia, in via Filippo Parlatore 43 a Roma.
La storia di Erminia è quella di un’anziana signora con un’unica entrata economica, assolutamente insufficiente per fare fronte alle spese della vita quotidiana, in primis l’affitto. Di fatti Erminia era uno dei casi seguiti dall’Asia e dalle altri reti anti-sfratto della città che aveva ottenuto protezione dall’Onu.
Questo finché lo Stato non ha deciso di intervenire ordinando ai Tribunale di Roma, rimuovere le sospensioni in quanto non di loro competenza e continuare fino in fondo con le esecuzioni degli sfratti. Una decisione presa nel pieno della grande ondata di sfratti che si abbatte sul paese, in totale sfregio della minima tenuta sociale.
Nel frattempo però le istituzioni e gli enti locali non hanno trovato nulla per Erminia. Dopo la visita congiunta dell’Assessore alle politiche sociali di Roma Capitale e del presidente del Municipio 5, non vi è stata nessuna proposta di assegnazione di alloggio né in via definitiva né provvisoria.
In questo come negli altri casi di emergenza posti all’attenzione del Dipartimento competente. Questo dato fornisce la cifra del momento storico di grande sofferenza che stiamo attraversando ma di fronte al quale non possiamo arrenderci. Anzi, ancor di più dobbiamo chiedere a gran voce che venga garantito il Diritto alla Casa per tutti e tutte.
Cominciando da subito, già da Giovedì 24 a Centocelle, in via Filippo Parlatore 43, al fianco di Erminia.
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