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Roma. L’Acea stacca l’acqua a famiglie di Tor Bella Monaca

Gli abitanti delle palazzine ATER di via dell’Archeologia a Tor Bella Monaca si sono svegliati con i carabinieri e il personale addetto ai distacchi sull’uscio di casa. Su indicazione di ACEA, la ARETI sta procedendo a verificare che chi si allaccia abusivamente alla rete idrica (per bere, cucinare, lavarsi… insomma per vivere), venga lasciato senza acqua.

Una vergona che a Tor Bella Monaca si ripete nuovamente, come quando in piena pandemia fu staccata l’acqua alle cosiddette “torri della legalità”, con gli abitanti che non sapevano più neanche come lavarsi le mani.

L’acqua non è un bene economico come gli altri, toglierla a chi ne ha bisogno e non può pagarla è un crimine. La politica di ACEA si conferma fatta per avvantaggiare i suoi azionisti, e non i cittadini che devono vivere. Una politica folle e discriminatoria: nel primo semestre del 2022 l’azienda ha aumentato del 10% gli utili raggiunti lo scorso anno, non un euro dei quali è stato investito a beneficio degli abitanti dei quartieri popolari.

L’amministrazione Gualtieri è complice del disastro, non ha un vero piano per i servizi nelle periferie a parte le briciole del PNRR, su cui invece tutti vogliono mettere le mani quando si tratta di fare affarsi ben più lucrosi – come Acea, che grazie al PNRR entrerà prepotentemente nel business dei rifiuti. Il sindaco, che ormai tutti i romani accusano di essere una specie di fantasma, anche su questa brutta faccenda non spende una parola o un secondo di attenzione.

Serve un’azienda interamente pubblica dell’acqua e delle reti, che vengano gestite nell’interesse della collettività e non degli investitori. Serve che gli extraprofitti fatti nel 2022 con gli aumenti in bolletta vengano espropriati. Potere al Popolo è nei quartieri popolari a fianco degli abitanti abbandonati dalle istituzioni.

 

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