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A Cinecittà contro il bloqueo. Antonio Guerrero, uno dei 5 eroi cubani

È in visita a Roma Antonio Guerrero Rodríguez, ingegnere edile e poeta, uno dei 5 eroi cubani condannati a dure pene detentive negli Stati Uniti per essersi infiltrati tra i terroristi anticastristi con l’intento di allertare su attacchi criminali contro il suo Paese, come racconta il bel film “Wasp Network” di Olivier Assayas con Penelope Cruz che interpreta la moglie di uno di loro.

Gli altri 4 sono: Gerardo Heràndez, Ramòn Labanino, Fernando Gonzàles Llort, Renè Gonzàles, tutti imprigionati negli Stati Uniti con accuse gravissime, dal terrorismo allo spionaggio. In realtà erano cinque agenti dello stato di Cuba infiltrati dal paese caraibico in Usa, e più precisamente a Miami, per prevenire le azioni terroristiche che partivano proprio dagli Usa e che dagli anni ’70 hanno insanguinato l’Isola caraibica per costringere Fidel Castro a cedere.

Azioni che hanno provocato quasi tremila e cinquecento morti. Tra questi ricordiamo l’italiano Fabio Di Celmo, ucciso da una bomba esplosa nel bar dell’albergo nel quale si trovava. Oppure la squadra femminile cubana di scherma, che restò vittima di un attentato aereo, nel 1976, con l’equipaggio, sulla linea Cubana De Aviaccion.

Negli anni ’90, il governo cubano decise di infiltrare agenti propri nell’area di Miami, per prevenire ulteriori stragi. Nel 1998, con la mediazione dello scrittore colombiano, Gabriel Garcia Marquez, il presidente americano Bill Clinton acconsente allo svolgimento di una riunione all’Avana, durante la quale il governo cubano espone le prove delle attività terroristiche partite dagli Usa.

Ma il 12 settembre 1998, quando i cinque agenti cubani presentano ulteriori prove di terroristi di Miami, alle autorità statunitensi, l’Fbi li arresta e vengono sottoposti nel 2001 a Miami a un processo farsa e condannati a pene severissime. Dall’isolamento durato diciassette mesi, alla segregazione nel famigerato “el huego” (il buco), un isolamento in un reparto di malattie mentali, all’impossibilità di vedere i parenti o comunicare con l’esterno.

Le condanne: Gerardo Hernandez condannato a due ergastoli e 15 anni; Ramon Labanino condannato all’ergastolo; Antonio Guerrero condannato all’ergastolo; Fernando Gonzales condannato a 17 anni; Renè Gonzales condannato a 15 anni.

Furono liberati nel dicembre 2014 grazie ad un’azione internazionale promossa dalla Rete di intellettuali ed artisti in difesa dell’umanità, che vide il nostro Luciano Vasapollo, decano di economia alla Sapienza di Roma oltre che fondatore del capitolo italiano Redh e vicepresidente dell’Associazione Rotondi che promuove FarodiRoma, chiedere e ottenere un intervento a loro favore di Papa Francesco, che unì la sua voce a quella di numerose personalità di svariati paesi, tra cui l’italiano Gianni Minà e lo statunitense Wayne Smith, professore della Jhonn Hopkin University.

Una vicenda che Antonio Guerrero e il professor Vasapollo rievocheranno insieme in occasione dell’incontro di domani sera nella Sala Rossa del Municipio di Cinecittà.

La sensibilizzazione contro il bloqueo USA che strangola Cuba mettendo a rischio della vita i suoi cittadini più deboli è uno degli impegni specifici del CESTES, il centro studi dell’USB coordinato da Rita Martiri, come dell’Associazione Padre Virginio Rotondi per un giornalismo di pace che promuove in diverse città italiane iniziative culturali e corsi per ragazzi dei licei e studenti universitari.

* da Il Faro di Roma

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