Dopo anni di tagli e privatizzazioni della giunta #Zingaretti, in perfetta continuità con il lavoro fatto precedentemente da #Polverini, la sanità laziale è al collasso. Messa in crisi dagli anni di #pandemia questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Infatti, la sanità regionale era già commissariata dieci anni fa per deficit di bilancio; nonostante ciò, i fondi pubblici siano stati destinati ad implementare il privato.
Le cose non cambiano con la nuova guida di #Rocca: di qualche giorno fa la notizia del taglio sul servizio di pulizia e sanificazione del San Camillo Forlanini che riduce l’orario di lavoro di circa il 45% rispetto allo storico agli addetti.
L’approccio che conosciamo è infatti quello della chiusura di strutture e servizi pubblici, ma non solo: sul fronte di lavoratori e lavoratrici per anni sono state millantate promesse di #internalizzazione dei servizi pubblici mantenendo precario il personale del servizio RECUP, il servizio di prenotazione dei servizi sanitari, dell’ARES 118 e di tante cooperative infermieristiche. Si registra inoltre una generale mancanza di personale medico.
I consultori sono quattro volte sottodimensionati e il più delle volte sono senza team completi delle necessarie figure professionali, come psicologi e psicologhe, mentre la salute mentale viene relegata a un lusso per pochi, la Regione Lazio continua con assunzioni a tempo determinato, opache e senza ricorrere agli idonei a disposizione in graduatoria.
I lavoratori e le lavoratrici però non restano in silenzio, si organizzano e lottano per i propri e per i nostri #diritti.
Il diritto alla salute passa anche tramite le lotte di chi lavora nella #sanità!
Vogliamo che la sanità sia veramente per tutte e tutti, attraverso presidi territoriali e personale internalizzato e stabilizzato.
Ne parliamo martedì prossimo con Francesca Perri e il Movimento Psicologi Concorso ASL RM 2.
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