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Roma. Via Rasella anche alla Sapienza. Fuori i fascisti da Giurisprudenza

Continuano le provocazioni e le intimidazioni fasciste in Sapienza da parte dei camerati di Azione Universitaria. Sotto attacco stavolta non solo gli studenti e i membri del @collettivo.giuris.sapienza, ma anche le pareti della storica aula autogestita della Facoltà di Giurisprudenza, letteralmente spogliate delle decine di manifesti, locandine, volantini e striscioni che ne raccontavano la storia, l’impegno politico e la chiara posizione Antifascista.

I giovani fascisti che scorrazzano liberi per il nostro ateneo hanno la massima copertura e protezione da parte dei meno giovani fascisti seduti alle più alte cariche dello Stato. Da parte degli eredi politici del ventennio e della fiamma missina come Ignazio La Russa, che pochi giorni fa ha pensato bene di sputare sulla memoria della Resistenza e dei Partigiani dei GAP autori dell’eroica operazione di Via Rasella nel marzo del ’44. Una copertura e una protezione che danno luogo sia alle persecuzioni giudiziarie contro gli antifascisti sia a episodi come quello di ottobre a Scienze Politiche, in cui un enorme schieramento di polizia ha imposto a suon di manganellate sugli studenti la presenza dei fascisti in università.

Le recenti intimidazioni e provocazioni quindi non ci stupiscono né sono una novità, ma il sintomo naturale di una fase in cui questo sistema torna ad aver bisogno dei suoi tradizionali cani da guardia e del loro pugno di ferro per tenere calme le acque e smorzare ogni dissenso.

Legittimate e protette da questo contesto generale, le organizzazioni studentesche e universitarie come Azione da tempo cercano di chiudere gli spazi politici e di socialità della nostra università, perché sanno che quando c’è coscienza politica e organizzazione non c’è spazio per le loro menzogne. Per questo esprimiamo tutta la nostra solidarietà agli studenti di giurisprudenza e al Collettivo che sta subendo questo accanimento, e sosteniamo e aderiamo a tutti i momenti di opposizione a partire dall’assemblea pubblica di mercoledì 5 alla sede di giurisprudenza.

Di fronte a questo inasprimento non possiamo che rafforzare la nostra pratica quotidiana di antifascismo militante, raccogliendo l’esempio dei partigiani nella Resistenza e dei compagni, spesso giovani e studenti, che ne hanno proseguito l’opera negli anni Sessanta e Settanta: dalle aule delle nostre università alle sedi di governo, costruiamo l’opposizione e sradichiamo il fascismo!

Sosteniamo allora l’assemblea antifascista di MERCOLEDÌ 5, ORE 17 A GIURISPRUDENZA. VERSO UN 25 APRILE DI LOTTA: FUORI I FASCISTI DALLA SAPIENZA!

 

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