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Roma. Occupata la facoltà di Geologia alla Sapienza. No ai finanziamenti dell’Eni

Questa mattina all’università La Sapienza di Roma, diversi movimenti ambientalisti, tra cui End Fossil Roma, Fridays For Future, Ultima Generazione, Cambiare Rotta, hanno occupato il piazzale antistante la facoltà di Geologia. L’obiettivo degli studenti è chiedere che gli atenei italiani, tra cui quello romano, smettano di ricevere finanziamenti dalle aziende del fossile.

Nell’ambito dell’occupazione di Geologia alla Sapienza, già da oggi sono previsti una serie di incontri volti ad analizzare e comprendere la crisi climatica.

Alle ore 15 è prevista una iniziativa su Guerra e Devastazione ambientale insieme al Movimento No TAV ed Antonio Mazzeo, attivista pacifista ed antimilitarista.

Alle ore 19 si parlerà degli Scenari di Transizione insieme a Giorgio Ferrari, tecnico specialista nell’ambito delle centrali nucleari.

“’Anche nella capitale, come in altre 50 città d’Europa, è cominciata un’occupazione climatica – dichiara a Il Fatto Quotidiano Emanuele Genovese di End Fossil Roma – chiediamo che cessino i rapporti tra le università e le aziende responsabili della crisi climatica, prima fra tutte Eni, che qui a Geologia finanzia il suo master direzionando la didattica.’ ‘Eni è una fra le 30 aziende più inquinanti del mondo – afferma  Marzio Chirico, portavoce di Fridays For Future Roma – noi pensiamo che i luoghi della formazione debbano essere liberi dagli interessi privati’. Tra i collettivi presenti anche Cambiare Rotta che nelle scorse settimane aveva montato le tende all’università contro il caro affitti: ‘Tutti gli argomenti sono interconnessi – racconta Lorenza Masi del collettivo de La Sapienza – la nostra generazione vive un presente precario. Da un lato perché fa fatica a mantenersi agli studi e dall’altro perché vive la guerra e la crisi ambientale, motivo per cui sentiamo tutto il peso di un futuro ipotecato’.”

 

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