Era stato uno delle prime vittime dell’isteria diffusasi nei paesi europei dopo il 7 ottobre e l’offensiva israeliana a Gaza.
E’ il caso di Seif Bensouibat, educatore licenziato su due piedi dal “prestigioso” liceo privato Chateaubriand di Roma, ma anche perquisito e sospeso dal permesso di soggiorno per un post sulla Palestina. Il fatto che da dieci anni fosse iscritto alla Cgil non gli ha assicurato sostegno adeguato da parte del sindacato. Il problema, infatti, è quello dell’isteria e delle discriminazioni che entrano in campo quando si parla di Palestina e Israele.
Alcuni attivisti mercoledi hanno dato vita ad un volantinaggio di solidarietà con Seif davanti e nei pressi del liceo Chateaubriand chiedendone il reintegro sul posto di lavoro. Per farlo hanno chiesto l’autorizzazione e per tutta risposta la direzione del liceo che ha licenziato Seif ha chiuso le lezioni in anticipo e mandato a casa gli studenti per paura di…tensioni (?).
La vicenda si Seif Bensouibat merita invece la dovuta attenzione perché è rivelatrice di un clima insopportabile di intimidazione e discriminazione che va spazzato via dalla vita democratica di questo paese.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Flavia Lepre
Indecente e preoccupante. Non mi sorprende che la CGIL non l’abbia difeso, è dal 1999 che non prende posizioni autonome sulla politica internazionale: quando accettò supinamente (pur con lacerazioni interne non trapelate né precipitate in opposizioni politiche di rilievo, che ricordi) il bombardamento d’alemiano di Belgrado.