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La Rustica brucia. Fermiamo il modello Gualtieri di privati e abbandono

Stanotte a La Rustica si è verificato l’ennesimo incendio di quest’anno in città. Ad andare a fuoco questa volta è stato un capannone di proprietà di un privato, pieno di plastica e rifiuti speciali. Molti quartieri di Roma Est, come già spesso è accaduto, si sono svegliati con il cattivo odore generato dal rogo.

Come tutti gli incendi degli ultimi mesi anche questo ha alla sua origine la mancata gestione del territorio da parte del Comune, che non si cura delle enormi porzioni di territorio di proprietà dei privati lasciate nel più completo abbandono e mai bonificate. A riprova di ciò, dopo l’incendio del pratone di Torre Spaccata di quest’estate il sindaco Gualtieri ha declinato ogni responsabilità sull’accaduto in quanto il terreno era di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti. Oltre ai terreni abbandonati, negli ultimi anni sono stati spesso interessati da incendi anche i TMB, ossia gli impianti di trattamento dei rifiuti indifferenziati. In altre parole, luoghi in cui ci si aspetterebbe che eventi del genere non si verifichino e vengano prevenuti adeguatamente. Evidentemente non è così.

A peggiorare la situazione contribuisce la carenza di personale dei Vigili del Fuoco, che in queste condizioni fanno molta più fatica a far fronte alle necessità del territorio, come più volte è stato denunciato da USB Vigili del Fuoco.

Vogliamo che sia chiaro una volta per tutte: chiudere le finestre non basta più e siamo stanchi di farlo. Serve un vero piano di governo del territorio e serve che le periferie della nostra città non siano più lasciate all’abbandono, ma tornino al centro delle priorità. Fermiamo il modello di città di Gualtieri che sta mostrando tutto il suo carattere antipopolare, che nega il diritto alla salute e a vivere una vita degna nei quartieri della città, per questo saremo in piazza il 7 dicembre al Campidoglio.

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