L’ex sindaco di Roma ed ex ministro Gianni Alemanno, oggi segretario nazionale del movimento ‘Indipendenza!’, il 31 dicembre, è stato raggiunto dalla revoca dei servizi sociali che gli erano stati concessi dal tribunale di Sorveglianza ed è stato portato nel carcere di Rebibbia.
Il provvedimento riguarderebbe delle presunte trasgressioni nello svolgimento della pena alternativa. La misura alternativa alla detenzione era stata concessa all’ex sindaco dopo la condanna definitiva 1 anno e 10 mesi di reclusione per l’accusa di traffico d’influenze in uno dei filoni dell’inchiesta ‘Mondo di Mezzo’.
Alemanno, secondo quanto si apprende, si è presentato spontaneamente dai carabinieri della stazione Monte Mario. L’ex sindaco, a cui sono stati revocati i servizi sociali, dovrà scontare ora la pena residua dopo la condanna definitiva a 1 anno e 10 mesi di reclusione per l’accusa di traffico d’influenze.
Alemanno doveva svolgere attività presso la struttura ‘Solidarieta’ e Speranza’. Tra i divieti previsti anche quello di non lasciare la propria abitazione prima delle 7 del mattino e rincasare entro le 21. Su istanza della difesa – che chiede il ripristino della misura alternativa -, dovrà essere ora fissata una udienza davanti alla Sorveglianza che si svolgerà nelle prossime settimane.
Gianni Alemanno era stato ministro in uno dei governi Berlusconi e poi sindaco di Roma. Era finito nell’inchiesta “Mondo di Mezzo”, prima condannato e poi assolto per i reati più gravi, era stato condannato per alcuni pagamenti per conto della Eur spa.
Negli ultimi anni Alemanno aveva provato a rimettere in piedi quella che viene definita la “destra sociale” in antagonismo alla destra di governo della Meloni, in particolare contro la posizione assunta dal governo nel farsi coinvolgere nella guerra in Ucraina e nell’invio di armi. A tale scopo aveva dato vita al movimento “Indipendenza”.
Un arresto emesso il giorno dell’ultimo dell’anno per una violazione amministrativa ha un forte sapore di cattiveria.
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Andrea
Sono uscite le intercettazioni in cui chiedeva ad amici e parenti di inventarsi ogni tipo di scusa pur di potersi sottrarre dal dovere eseguire attività lavorative all’associazione gestita da suor Paola….proprio nun je va de lavorà, manco quando sono condannati.
Chi vuole la certezza della pena, avrà da peà qualcosa, tipo lavorà ogni tanto, solo 22 mesi nella propria vita, o no?
E se arrestano un fascista che è contro gli immigrati. gli zingari, i ceti più proletari, non smuoverà nulla della situazione generale, ma non è di certo un martirio. Tanto, con gli avvocati buoni e ben pagati, la giustizia avrà modo di scarcerarlo molto prima di tanti altri che non godono di tali vantaggi e sui cui i media mainstream tacciono.
peppe
ALEMANNO E’ UNA PIETRA NELLA SCARPA DESTRA DI GIORGIA MELONI, E’ COLUI CHE DA DESTRA HA IMPEDITO LA PENETRAZIONE OGM IN ITALIA, NON E’ DEI NOSTRI, MA IN QUESTO ISTANTE, COME NOI E’ SOTTO ATTACCO DAGLI STESSI , CHE CI CARICANO NELLE MANIFESTAZIONI PER GAZA.
Redazione Contropiano
Alemanno è dei “loro”. Non ci interessa affatto quale sia il motivo del loro dissenso. Sappiamo che con chi manifesta per Gaza non avrà MAI niente a che fare.