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Potere al Popolo Imperia si candida alle amministrative

Imperia non una è una città vetrina, ma una città vissuta

Maria Sepe, candidata sindaco di Potere Al Popolo

Mercoledì 2 maggio ad Imperia si è svolta una partecipata iniziativa di Potere al Popolo, in cui circa un centinaio di persone hanno affollato i locali della centrale biblioteca, per partecipare alla presentazione pubblica della lista elettorale locale di PalP.

Era presente all’iniziativa, insieme alla candidata sindaco Maria Sepe, la portavoce nazionale di Potere Al Popolo Viola Carofalo, che ha illustrato il senso politico dell’esperienza di Palp e le tappe a venire di questo recente laboratorio politico.

L’iniziativa è stata introdotta da Renato Donati, attivista e candidato di Palp, che ha omaggiato il partigiano Felice Cascione con le parole dello scrittore Italo Calvino, proprio il giorno in cui Cascione avrebbe compiuto cent’anni.

A questo combattente si deve, tra l’altro, la scrittura di una delle canzoni più famose della Resistenza antifascista: Fischia il Vento, sulle note del celebre brano popolare sovietico Katiuscia.

Nella sua introduzione, soffermandosi sull’attuale situazione di squilibrio sociale, il compagno ha citato le parole sempre attuali del rivoluzionario africano Thomas Sankara, per cui oggi: bisogna decidere se dare lo champagne a qualcuno, o l’acqua a tutti.

Un ricordo commosso è stato riservato a un altro compagno, a cui è stato dato l’ultimo saluto il giorno stesso, Pierluigi Zuccolo, un attivista di Rifondazione Comunista che tutti coloro che l’hanno conosciuto hanno descritto come tenace, al limite dell’ostinazione, ma in grado anche, dopo un confronto aspro od una rottura politica, di non serbare alcun rancore, riallacciando nuovamente i fili di una relazione per riprendere un percorso in comune verso un obiettivo condiviso, come è stato per l’esperienza di Potere Al Popolo.

Andate avanti” è stato il suo ultimo messaggio inviato via sms ad un compagno, poco prima di andarsene.

L’iniziativa di mercoledì in parte costituisce un dovuto sdebitamento nei confronti di Pier e delle sue battaglie.

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Gli interventi che sono seguiti, prima di quello della candidata e di Viola, sono stati fatti da due giovani candidati, studenti universitari, Marco Puglisi e Viola Ramone, che nonostante la giovane età hanno attraversato differenti esperienze politiche trovando in Potere Al Popolo quell’esperienza in grado di dare voce ai propri bisogni, in una situazione di disoccupazione giovanile cronica anche ad Imperia, con la necessità di creare luoghi di aggregazione e di creazione culturale sul territorio del comune del Ponente ligure.

La necessità di creare relazioni in un tessuto sociale che si sta impoverendo anche da questo punto di vista è stata più volte ribadita nei vari interventi, e scritta a chiare lettere nel programma locale di Potere al Popolo, insieme ai beni comuni.

Un tessuto sociale che deve “riarricchirsi” ponendo al centro chi sta ai margini, e le varie forme di nuove povertà che toccano trasversalmente gli anziani, relegati ad una condizione di solitudine e di indigenza, i giovani senza una prospettiva occupazionale, i “migranti” che a pochi km di distanza, nel comune di Ventimiglia vivono una condizione assolutamente tragica.

Maria Sepe, sarà chiara e lapidaria nel suo intervento: “Potere Al Popolo ha scelto di lottare contro la povertà, non contro i poveri”.

Nella presentazione del profilo sociale dei candidati (17 donne più la candidata sindaca e 15 uomini) e dalle esperienze che lo sostengono, emerge la loro connotata condizione di classe: operai, precari, lavoratori della sanità, pensionati, medici, insegnanti, studenti e tanti esponenti del mondo della cultura e del volontariato, e si comprende dall’elenco che viene fatto, di quanto il tessuto associativo e solidale della città sostenga apertamente e partecipi organicamente al percorso di Potere Al Popolo.

Viola Ramone ribadisce la necessità della continuità di questa esperienza, di cui le amministrative sono una tappa, e pone l’attenzione sul recupero della sovranità popolare di cui il progetto di Potere Al Popolo rappresenta un vettore.

Maria Sepe ribadisce, nel suo intervento in cui tematizzerà i vari punti del programma – e che verranno ripresi anche nei contributi successivi esprimerà – la necessità di una vera rappresentanza politica, rendendo molto efficacemente cosa sia Palp: “un progetto unitario a vocazione maggioritaria”.

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Diamo un sguardo “a volo d’uccello” al programma imperiese di Potere Al Popolo.

Al primo punto del programma di Potere Al Popolo Imperia c’è la questione dell’assenza di sbocchi occupazionali, aggravatasi dopo la chiusura dello storico stabilimento del pastificio Agnesi.

Viene messa in campo una strategia di creazione dell’occupazione che deve fare perno sull’eccellenze del territorio imperiese e la tutela dell’ambiente abbandonando i progetti di speculazione edilizia e del consumo di territorio, a vantaggio di una riqualificazione “edilizia” in senso eco-compatibile, con una valorizzazione della pesca, dell’ortofrutta e della coltivazione dell’olivo a Km zero, la creazione di cooperative che recuperino uno sfruttamento non intensivo del terreno incolto. L’introduzione ipotizzata di un “reddito di cittadinanza” proposto serve come strumento tampone della grave situazione sociale che serva come una forma di welfare locale che basi le sue politiche sull’ “inclusività”, e non sull’ulteriore marginalizzazione dei soggetti più deboli.

Un’ attenzione alla mobilità sostenibile pubblica e allo sviluppo di una pista ciclabile adeguata, e un progetto di “vera” riqualificazione dell’area portuale sono alcuni dei perni del programma che pone un forte accento sui beni comuni: sanità, acqua pubblica, raccolta e gestione dei rifiuti secondo la logica dei rifiuti zero anche per scongiurare la costruzione di un bio-digestore.

Il contrasto alla ludopatia, anche a fronte delle scellerate politiche regionali del governatore Toti, in alcun modo tese a porre dei vincoli al “gioco d’azzardo legalizzato” e quindi a perpetrare questa piaga sociale è ribadito fortemente nell’intervento della candidata sindaco, che evidenza il corto-circuito logico di un contrasto a parole senza intervenire su ciò che ne permette la diffusione.

Per Potere Al popolo, poi, l’antifascismo deve tornare ad essere un valore condiviso ed essere negato l’uso di spazi pubblici alle formazioni neo-fasciste, come attualmente avviene.

Alcuni punti programmatici rilevanti riguardano l’incentivazione della cultura, della pratica sportiva e di attività turistiche “non impattanti” che valorizzino il territorio e la sua ricca storia culturale, facendone un centro d’attrazione diverso dal paradiso di “seconde case” e “porticcioli turistici cementificati” che ha caratterizzato lo sviluppo del turistismo regionale e che ha fatto. prosperare trasversalmente “il partito del cemento”.

La lista di Potere al Popolo nel comune d’Imperia è, insieme a quella di Sestri Levante nel territorio del Tigullio tra Genova e Spezia, con la candidata sindacata Denise Baldi, una importante esperienza di continuità con il progetto nazionale.

Ad Imperia è in grado di mettere in gioco quelle energie positive che, anche a livello percentuale, avevano portato nel comune del ponente ligure un risultato migliore della media nazionale ma soprattutto hanno riattivato un protagonismo che fa ben sperare per la sedimentazione locale di questa “giovanissima” formazione politica.

Che siano due donne, provenienti dal mondo dell’istruzione contro cui i governi di centro-destra e centro-sinistra si sono accaniti, è un segnale forte ad una politica neo-notabilare che mal sopporta quando non sono le élite stesse a praticarla, come ha giustamente rimarcato Maria Sepe.

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