Lunedi il Consiglio Comunale di Genova ha votato all’unanimità due mozioni, presentate dal centrodestra, che segnano un grave arretramento politico e culturale per la nostra città.
Il centrosinistra ancora una volta ha scelto di piegarsi al “pragmatismo politico” rinunciando a ogni forma di opposizione reale.
La prima mozione, che esprime “solidarietà al Magnifico Rettore dell’Università di Genova”, si inserisce in un clima repressivo contro le mobilitazioni studentesche che, con coraggio, hanno denunciato il ruolo dell’Università nel sostenere progetti bellici e collaborazioni con aziende come Leonardo.
Invece di aprire un dibattito sul merito delle denunce, il Consiglio ha scelto di criminalizzare il dissenso.
La seconda mozione chiede il reintegro della Fondazione Leonardo come sponsor del Festival della Scienza dopo che era stata estromessa a seguito delle proteste contro il suo coinvolgimento nella produzione bellica. Il centrodestra, con il sostegno del centrosinistra, ha chiesto alla sindaca e alla giunta di intervenire per “ripristinare la partecipazione della fondazione”, ignorando completamente le ragioni etiche e politiche che avevano portato all’esclusione.
Il centrosinistra genovese ha votato entrambe le mozioni, dimostrando di non avere alcuna volontà di difendere i diritti degli studenti, dei lavoratori universitari, né tantomeno la libertà della ricerca scientifica.
Ha preferito schierarsi con chi difende il potere accademico e gli interessi industriali, invece di ascoltare le voci critiche che chiedono un’università libera dalle logiche di guerra. Forse pesa il ruolo della Pinotti, ex Ministra della Difesa, quale madrina politica della Salis.
Si accusano gli studenti di aver bloccato le attività dell’università ed inoltre di aver arrecato “atti di offesa e di usurpazione del patrimonio artistico e storico dell’ateneo come devastazione di ambienti e imbavagliamento di statue antiche”. E’ solo propaganda, i fatti dimostrano il contrario, non ci sono stati danni effettivi e ci si chiede, l’aver messo una kefiah al collo di una statua è davvero imbavagliamento di statue antiche? Tale da essere denunciato? E la foto del cosiddetto Magnifico Rettore all’interno di un mirino è davvero minaccia fisica o ironia?
Potere al Popolo Genova ribadisce il proprio sostegno alle mobilitazioni studentesche e alle realtà che si battono per un sapere libero, critico e non asservito agli interessi bellici.
Il Festival della Scienza, proprio in quest’ottica, deve restare uno spazio di divulgazione indipendente, non uno strumento di propaganda per aziende che traggono profitto dalla guerra.
Invitiamo tutte e tutti a mobilitarsi contro questa deriva autoritaria e a costruire insieme una Genova che metta al centro la giustizia sociale e la pace.
Ribadiamo il nostro no a qualsiasi rapporto con Israele, militare, economico, sportivo e culturale!
La nostra visione del mondo non è “pragmatica” né asservita ai poteri forti, come invece è quella del Consiglio Comunale presieduto dalla Sindaca Silvia Salis e dalla maggioranza di PD, renziani, 5stelle e Avs che hanno votato con Fratelli d’Italia e la destra!
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