L’Unione Sindacale di base esprime la propria solidarietà e il proprio sostegno a Rimake, sgomberato stamattina all’alba nonostante la presenza e la resistenza non violenta di decine di solidali.
A nulla sono valse 500 persone scese in presidio a Palazzo Marino appena lo scorso 7 maggio e i tre incontri col Comune di Milano, che pur avendo riconosciuto a parole l’elevato valore sociale di Rimake non è stato in grado di trovare una soluzione.
Milano, modello nazionale di speculazione edilizia, geometria variabile di tutele e laboratorio di sfruttamento nel lavoro si conferma città vetrina in cui gli interessi dei pochi prevalgono sui tanti, sulla solidarietà attiva, su un nuovo modello di accoglienza, sulla pratica femminista e intersezionale che Rimake ha incarnato e incarnerà.
Giorno dopo giorno aumentano i casi di chiusura di spazi di socialità, spesso salvati dall’abbandono, e prevalgono interessi patrimoniali su beni primari e bisogni reali. Nel paese dell’ingovernabilità, nel paese dove il Presidente della Repubblica tenta di imporre un uomo del Fondo Monetario Internazionale alla guida di un governo eterodiretto dalla Troika, si crea lo spazio per sgomberare gli spazi sociali, che producono controcultura e mantengono vivi i territori svuotati dei cittadini e votati alla speculazione.
USB, impegnata da sempre nel diritto all’abitare, nella denuncia delle speculazioni edilizie, nella difesa dei beni comuni e nella diffusione delle pratiche solidaristiche che fanno da argine alla frammentazione del lavoro e alla demolizione progressiva dello Stato sociale; USB che si prepara a scendere in piazza il 16 giugno a Roma contro la UE e le sue politiche di austerity per un programma di lotte alle disuguaglianze sociali, contro i governi dell’impoverimento, dello sfruttamento e della repressione di cui sgomberi come quello di oggi sono espressione diretta, esprime massima solidarietà a Rimake e invita tutti le e gli iscritti, le e i simpatizzanti e i cittadini a partecipare al corteo di risposta che partirà oggi alle 18.30 da Rimake.
Toccano uno, toccano tutti.
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