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USB, la strage in Lombardia e il sindacato che dorme

La strage nascosta del Trivulzio”, titola in prima pagina Repubblica ieri, domenica 5 aprile, dando voce alla Cgil. Benvenuti (o bentornati) nella realtà. Non stessimo parlando di eventi tragici ci sarebbe materiale per satira copiosa.

Perché la Cgil, finora troppo impegnata ad assecondare governo e Confindustria, non aveva mai fatto sentire la propria voce sulla terrificante situazione in cui da più di un mese si trovano le strutture sanitarie e assistenziali della Lombardia.

Come, andando a ritroso, da allarme USB del 28 marzo (“A Milano si rischia la strage”), ripreso tra gli altri dalla stessa Repubblica.

Come da appello alla Regione Lombardia del 20 marzo (“Istituti geriatrici in sofferenza, possibili effetti catastrofici”), sempre di USB, che ha accompagnato la denuncia con la donazione di mille mascherine agli operatori del Golgi Redaelli.

Come da esposto presentato alle procure della Repubblica di Milano e di tutta la Lombardia il 19 marzo, sempre da USB, denuncia che in questi giorni ha portato all’apertura di un fascicolo d’indagine.

Ecco, va bene dare voce anche a chi si risveglia un attimo da sonni decennali, ma attenzione agli aggettivi: quale strage “nascosta”?

 

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