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Milano. Ricostruire la società. Seconda tappa

Continua la campagna “Ricostruire la società” di Potere al Popolo di Milano. Dopo il partecipato presidio tenuto sabato scorso, in collaborazione con l’USB e Noi Restiamo, davanti all’ospedale San Gerardo di Monza, il più importante della Brianza, dove l’epidemia è particolarmente forte e dove molti sanitari sono caduti vittima del contagio per mancanza di misure preventive, una nuova iniziativa si terrà mercoledì 25, in concomitanza con lo sciopero di sanità, scuola e trasporti indetto dalla USB.

Nella giornata di lotta del 25 novembre Potere al Popolo di Milano ha indetto un presidio di fronte al deposito dell’Azienda Trasporti Municipali di via Giambellino, 121, alle ore 18.00.

Con questo presidio Potere al Popolo vuole segnare la “seconda tappa” cittadina del progetto Ricostruire la società che comprende sanità, trasporti, scuola e un adeguato reddito per le classi popolari colpite dalla pandemia.

È evidente che una ricostruzione sociale post pandemia potrà passare solo attraverso l’attuazione di una sinergia tra i tre settori chiave del servizio pubblico, la sanità, la scuola e i trasporti che sono stati ugualmente messi in crisi dalle politiche di austerità e di privatizzazione e dalla sciagurata politica della sussidiarietà tra pubblico e privato.

E’ oggi necessario ripristinare una triangolazione tra questi tre settori che costituisca la base per una vera ricostruzione sociale e non solo per la “ripartenza ” invocata dai padroni. Ciò passa attraverso lo stanziamento di adeguati finanziamenti, di assunzioni di personale e di una chiara separazione tra pubblico e privato.

Ugualmente. è necessario sostenere le centinaia di persone e di famiglie che, a Milano come nelle altre città, sono state colpite nelle loro stesse possibilità di sopravvivenza economica.

Tra le altre iniziative di Potere al Popolo di Milano l’attivazione, insieme a Noi Restiamo, della Brigata “Soumaila Sacko” che in coordinamento con Emergency distribuirà gratuitamente generi di prima necessità alle famiglie più colpite dalla crisi economica seguita alla pandemia.

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