Menu

Milano. Potere al Popolo presenta i suoi candidati

Si è svolta nella mattinata di martedì 6 luglio la conferenza stampa di presentazione della candidata sindaca e della lista di Potere al Popolo alle comunali di Milano.

Durante la partecipata conferenza stampa, tenuta davanti a Palazzo Marino, sede del Comune, Bianca Tedone, candidata sindaca, ha ribadito i punti centrali del programma di Potere al Popolo, riassunti nella parola d’ordine “Milano città pubblica”.

Tale  programma tende  a ridare visibilità e voce, in città, alle esigenze delle classi popolari, con un progetto di rivalorizzazione della presenza pubblica : immediata assegnazione degli alloggi popolari sfitti e recupero del patrimonio immobiliare pubblico per destinarlo a case popolari,  reinternalizzazione dei servizi pubblici dati in gestione ai privati, vera messa in sicurezza del territorio e difesa dell’ambiente, potenziamento del servizio di trasporto pubblico con un piano di nuove assunzioni e blocco  della privatizzazione di ATM. Inoltre Potere al Popolo vuole porre fine all’uso spregiudicato e indiscriminato delle cosiddette cooperative del terzo settore per la gestione a basso prezzo (e basso salario per i  lavoratori)  dei servizi pubblici e naturalmente bloccare la politica delle “grandi opere” – vetrina  tanto care al sindaco Sala.

Vale la pena ricordare che il sindaco Sala fu il manager di Expo 2015, dove si sperimentò il modello del lavoro gratuito per i giovani in cambio di un certificato da mettere nel curriculum, mentre oggi è il grande sostenitore delle Olimpiadi invernali del 2026 che si svolgeranno tra Milano e Cortina.

Queste grandi opere rappresentano solo una ghiotta occasione per la speculazione dei grandi gruppi finanziari e contribuiscono ad aumentare gli affitti, il costo della vita in città e a marginalizzare la presenza delle classi popolari nel centro storico. Potere al Popolo guarda quindi a un progetto di città realmente solidale, che si faccia carico delle grandi disuguaglianze, aumentate anche dalla pandemia, come  è dimostrato dalla quantità di famiglie in difficoltà che devono rivolgersi, per avere aiuto, alle Brigate di solidarietà giovanile promosse anche da Potere al Popolo. Naturalmente, il programma di Potere al Popolo confligge frontalmente con i vincoli imposti dalle leggi sul pareggio di bilancio e il patto di stabilità  introdotte in Italia negli ultimi dieci anni con il consenso di tutti i partiti presenti in parlamento. Non è possibile, oggi, amministrare correttamente le città senza rimuovere tali leggi che hanno come obiettivo limitare le potenzialità dell’intervento pubblico e impedire agli enti locali una gestione economica proporzionata ai bisogni sociali.

Su questo punto è intervenuta anche Marta Collot, portavoce nazionale di Potere al Popolo che ha sottolineato come la presentazione delle liste con la comune parola d’ordine della “città pubblica”   nei  cinque grandi centri  dove si svolgeranno le elezioni amministrative ha il senso di riaffermare sul piano nazionale la necessità di un nuovo progetto di gestione delle città e del territorio che non è compatibile con la politica nazionale del pareggio di bilancio e di affidamento ai privati della gestione dei servizi essenziali per i cittadini. La presenza di Potere al Popolo nelle cinque città coinvolte dalle elezioni deve quindi essere letta come l’inizio della definizione di tale progetto che prevede il rilancio dell’impegno pubblico e la fine della pericolosa sussidiarietà pubblico-privato che ha già prodotto tanti danni messi in luce anche dalla sindemia ancora in corso.

Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti alcuni candidati al consiglio comunale milanese: Lidia Salvati , architetto a partita IVA che sperimenta ogni giorno come i grandi progetti edilizi milanesi si realizzino sul lavoro sottopagato e precario, Diego Zanoni, lavoratore dello spettacolo, categoria particolarmente colpita dalla pandemia, che ha attaccato la politica delle “mille luci” per i ricchi e del buio per le classi popolari seguita dalla giunta Sala e infine Davide Scorzelli, sindacalista della sanità devastata dalla riduzione di fondi, di personale e di strutture.

Un saluto è stato inviato telefonicamente da Nicoletta Dosio, che si è soffermata sul tema della repressione che colpisce sistematicamente, in questo periodo, le lotte popolari. Ha concluso Giorgio Cremaschi che ha voluto evidenziare come al governo della città di Milano stiano da anni la finanza e gli interessi del grande capitale e ciò al di là delle coalizioni che si avvicendano a Palazzo Marino che non hanno mai voluto mettere in discussione la continuità di tale potere.

Potere al Popolo invece ci vuole almeno provare.

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *