BOLOGNA CITTÀ PUBBLICA: Potere al Popolo sarà in corsa per elezioni amministrative, candidando la portavoce @Marta Collot.
Più di cento persone al parco della Zucca, nello storico quartiere popolare della Bolognina, hanno partecipato all’assemblea Bologna Città Pubblica organizzata da Potere al Popolo per discutere e organizzare il percorso verso le elezioni amministrative del prossimo autunno.
In tre ore di assemblea, che hanno seguito il confronto interno tenutosi tra tutti gli iscritti di Pap nelle scorse settimane, si sono susseguiti oltre venti densissimi interventi, con molti interventi da parte di forze sociali, sindacali e singoli cittadini che non trovano rappresentanza in una città senza opposizioni.
Tra gli interventi, quello della nuova portavoce nazionale di Potere al Popolo Marta Collot, la quale ha accettato la candidatura a sindaca:
“Ci candidiamo perché serve un’alternativa reale dopo un anno e mezzo di pandemia in cui tutti i limiti di questo modello di sviluppo si sono palesati. Mettiamo al centro un’idea di Bologna come città pubblica, a gestione pubblica e per gli interessi pubblici, in antitesi al modello di città in mano ai privati, agli speculatori, alle grandi imprese.
Un modello, quello che ci ha portato fino al disastro sanitario che ha visto l’Emilia-Romagna rivivere la tragedia umana e sociale avutasi l’anno scorso in Lombardia, che si basa sulla competizione e in cui la maggioranza viene sacrificata sull’altare degli interessi di pochi messi a paradigma generale. L’abbiamo visto rispetto agli interessi di un’intera generazione a cui è stato rubato il futuro.”
Durante l’assemblea sono stati presentati i tavoli tematici (lavoro, giovani, ambiente e mobilità, donne, periferie, salute) che dalla settimana prossima lavoreranno in appuntamenti aperti e diffusi nei quartieri popolari, per costruire il programma partecipato e per comporre le liste elettorali con tutti coloro che vogliono raccogliere la progettualità di Bologna Città Pubblica.
In una competizione elettorale dominata dal teatrino Conti-Lepore, in cui si discute solo come applicare i programmi di palazzinari, fondazioni e “cooperative”, vogliamo portare una voce dal popolo per il popolo. Una voce per fare di Bologna una città vivibile da prendere a modello, non il motore inquinante di un sistema sociale malato.
Per leggere il documento Bologna Città Pubblica: t.ly/C2Cs
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Giacomo Casarino
“Gutta cavat lapidem?” Non credo proprio, “perseverare è diabolico!”
Redazione Contropiano
Ma lavorare ad una rottura della stagnazione politica “a sinistra” è decisivo e possibile lì dove necessario.