Non appena hanno iniziato a circolare le notizie dell’abbordaggio della Flotilla, immediatamente il presidio di Piazza Gaza (ex-piazza della scala) veniva invaso da centinaia di solidali. Verso le 21.30 circa, con la Piazza ormai piena, un corteo determinato e aperto dallo striscione “Blocchiamo tutto!” ha iniziato a dirigersi verso Cairoli-Castello, e poi fino alla stazione di Cadorna delle Ferrovie Nord, punto di partenza del corteo dello sciopero generale del 22 settembre.
Una volta a Cadorna il corteo, ormai più che raddoppiato e arrivato a quasi 10.000 persone, in maniera ordinata e compatta si è avvicinato all’ingresso della stazione ed è entrato, prendendo i binari tra cori e interventi, percorrendo tutta la lunghezza delle banchine e bloccando interamente il traffico ferroviario. Un risultato straordinario, considerando che il 22 settembre la manifestazione si era conclusa con ore di scontri alla Stazione Centrale, quando la questura di Milano a differenza che nel resto d’Italia, aveva messo in campo un’operazione di blocco frontale e totale alle oltre 6.000 persone che chiedevano di entrare.
Al secondo tentativo quindi, la solidarietà alla Palestina e alla Flotilla sono state capaci di imporsi, dimostrando maturità e determinazione. Una volta uscita la testa la manifestazione è tornata verso il centro cittadino, concludendosi in Duomo, contribuendo così a infrangere il tabù su una piazza che da tempo si vuole pacificata e utilizzata solo per le sfilate istituzionali.
Nella prima mattinata del 2 ottobre invece gli studenti di Cambiare Rotta hanno occupato l’Università statale
La manifestazione si è conclusa ricordando l’appuntamento per lo sciopero generale del 3 ottobre che partirà da Porta Venezia alle 9.00


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