Raccogliendo spunti, considerazioni e proposte dell’assemblea di Piazza Gaza (Ex della Scala) dello scorso 18 ottobre, una delle 100 assemblee permanenti convocate in tutta Italia, il 2 novembre alle 18 allo Spazio Ribelle (Piazzale Cuoco 7) è stato convocato un momento di dibattito e approfondimento sugli strumenti concreti con cui il comune di Milano costruisce e porta avanti i suoi rapporti economici e politici con lo stato genocida.

Un confronto con chi ha riempito le piazze in queste settimane per produrre insieme un nuovo passo nel sostegno alla Palestina.
Multi utility come MM ed A2A giocano un ruolo diretto nella costruzione di tali rapporti: dalla realizzazione della nuova linea metro di Tel Aviv alla collaborazione con hub di ricerca e sviluppo in cui applicazioni civili e militari si sovrappongono. SEA, il gestore degli aeroporti di Linate e Malpensa rende possibile il transito e la partenza di armi utilizzate non solo a Gaza ma anche in altri scenari di guerra.
Rovescio della medaglia, a questa solerzia nel fiutare il profitto in giro per il mondo in barba ad ogni decantato “codice etico” non corrisponde la stessa efficacia nel fornire servizi adeguati alla cittadinanza. Le condizioni dell’edilizia pubblica, i trasporti, il carovita e le condizioni di lavoro sono lì a dimostrarlo.
Un primo punto che risulta evidente è lo stretto legame tra la difesa del popolo palestinese e la lotta per un diverso paradigma di pubblico.
Un pubblico che insegue il privato, ha come target il profitto e lo persegue passando su tutto e tutti, un pubblico che abbia al centro le esigenze concrete della popolazione ed i suoi bisogni, può scegliere di non girarsi dall’altra parte e compiere azioni concrete di rottura con stati genocidi come Israele. Occorre approfondire, proporre organizzarsi!
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