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Ancona. No alla politica persecutoria del Decreto sicurezza

No alla politica persecutoria del decreto sicurezza Prima hanno preparato il clima. Attribuendo ai migranti tutte le colpe del mondo. Ne hanno incantati molti, di cittadini. E adesso, Lega e Movimento 5 Stelle, ritenendo che la graticola sia sufficientemente calda, hanno confezionato il “decreto sicurezza”, certi che la moltiplicazione dei C.A.R.A. (veri e propri campi di detenzione) sarà applaudita da chi si sente minacciato da chi ha l’unica colpa di fuggire da una vita di orrori prodotti da guerre ma anche da condizioni economiche che cancellano ogni briciolo di dignità umana.

L’accoglienza diffusa, praticata col progetto S.P.R.A.R. (Sistema Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) è la miglior soluzione in campo, è stato ampiamente dimostrato. Ridimensionarne l’attività significa voler distruggere un valido sistema di integrazione grazie al lavoro di operatori specializzati. Significa paradossalmente diminuire il controllo e la gestione del fenomeno migratorio.

Ma non si vuole l’integrazione, la politica dell’odio non lo permette. Quindi prevale la teoria del “dagli al diverso”, del “lontani dagli occhi, lontani dal cuore”, del “chissenefrega”.

Affondano i coltelli con la destra mentre con la sinistra sgranano la corona del rosario. E’ la data zero del culto dell’inciviltà.

Potere al Popolo Ancona

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