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Prima edizione del Red Wedge Festival. Un bilancio

RED WEDGE FESTIVAL: due giorni di dibattiti, incontri, cibo e musica!

Sabato 11 e domenica 12 abbiamo riempito gli spazi di Borgo Molino di discussioni su temi che incidono profondamente la nostra quotidianità, determinando la nostra posizione di subalternità nello scacchiere della competizione globale e riducendo sempre di più le nostre possibilità d’azione e resistenza di fronte all’attuale modello di sviluppo capitalista.

Partendo dall’opuscolo della Rete dei Comunisti sulle Metropoli nella competizione globale e da temi quali lo sviluppo diseguale e le dinamiche che caratterizzano il contesto di “periferia diffusa” all’interno del quale agiamo, la discussione si è evoluta tramite gli interventi di Potere al Popolo! sull’autonomia differenziata, della Federazione del Sociale Usb sulla crisi dei diritti sociale e la guerra tra poveri, di Noi Restiamo sul decreto Salvini e su come tale provvedimento in realtà si innesti perfettamente nelle linee direttrici del passato governo (in un’escalation di “securitarismo” che più che rispondere ai bisogni sociali ed economici delle persone, frammenta e divide le possibilità di dissenso e rivendicazione) e dell’Unione Sindacale di Base sull’urgenza di ottenere l’amnistia e la depenalizzazione per i reati sociali, oggi più che mai.

Abbiamo ascoltato i racconti di territori in lotta, di realtà marchigiane che da anni vivono e praticano spazi di contro-condotta e contro-potere, di fronte a un sistema universitario, come nel caso della Libera Biblioteca De Carlo e del Gruppo di Ricerca su Potere, Istituzioni e Forme di Controllo Sociale, sempre più privatizzato e militarizzato, dove la ricerca critica e indipendente lascia sempre più spazio a un sapere mercificato e eterodiretto, e di luoghi, come l’Osservatorio sul Lavoro – Senigallia, costituitesi proprio dalla rabbia di lavoratori e lavoratrici stagionali che sentivano il bisogno di raccontare le proprie esperienze di sfruttamento in una città più “da cartolina” che da vivere. E abbiamo letto cosa accade dentro il carcere con le storie raccolte da Rivista Malamente nell’ultimo numero dedicato ai compagni e alle compagne arrestati/e a Torino e Trento.

Abbiamo ballato nel parco di Borgo Molino ai ritmi e alle sonorità dei Jamaica Apulia Connection, dei Double spliff sound system&MannaroMan e dei Freedom Sound System&Tommi-S nella RED WEDGE CONFERENCE Freedom Sound Meets Double Spliff. Abbiamo cantato i Sentieri Partigiani con i Sambene, ripercorrendo storie mai passate e abbiamo saltato con l’Anonima Straccioni, tra percussioni, beat box e poesia di strada.

Ma, soprattutto, abbiamo mangiato ai fornelli della buonissima cucina r-Esistente Anna Campbell dello Spazio Popolare “MalArlevèt” Pesaro, che ci ha sostenuto insieme ai ragazzi e alle ragazze del Collettivo Iskra per tutto il Festival!

Malgrado il meteo non sia stato clemente, usciamo da questa prima esperienza con la consapevolezza di aver proseguito, con tutti i limiti e le difficoltà del caso, il lavoro politico di costruzione e organizzazione che da alcuni mesi cerchiamo di mettere in piedi nel territorio, declinandolo nella sua forma più adatta ad un fine settimana di maggio: dibattiti, organizzazione, musica e socialità!

Prossimi appuntamenti: a breve come Rete dei Comunisti Marche ospiteremo la presentazione del libro La Francia tra Macron e Mélenchon. La Sfida della France Insoumise, scritto da Andrea Mencarelli, Lorenzo Trapani e Giacomo Marchetti, accompagnata da una cena sociale, confidando possa essere di nuovo un momento di incontro tra tutte le soggettività, le compagne e i compagni che hanno animato questo festival.

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