Arrivati a Giaglione all’importante chiamata del movimento, riprendiamo striscione e comunicato dell’assemblea
NO TAV- Torino&Cintura, in merito alla ridicola manifestazione Si Tav indetta questa mattina a Torino.
Avanti No Tav!
SI TAV=SPRECHI E SPECULAZIONE
PIÙ RISORSE A SANITÀ E SERVIZI.
Mentre noi saremo all’appuntamento NoTava Giaglione, per manifestare contro il recente allargamento del cantiere, che ha portato con se la distruzione di ulteriori porzioni di territorio della Val Clarea, nonché l’incredibile militarizzazione della Val Susa, apprendiamo che i soliti personaggi indegni che da anni si ‘mobilitano’ a favore della speculazione e del malaffare, oggi hanno chiamato una “piazza” (se così per gentilezza, si può dire) a sostegno della TAV e della devastazione ambientale che da anni viene compiuta ai danni della terra e della popolazione valsusina.
Non vorremmo dare troppa importanza alle poche decine di carogne che si ritroveranno alle 11 in Piazza Castello, ma ci tocca sottolineare le poche controverse parole d’ordine utilizzate dal promotore di questo evento.
Parole che non possono che riempirci di sdegno e di rabbia. In un momento in cui gli ospedali sono al collasso e si contano ancora centinaia di morti al giorno a causa del Virus, questi chiedono a gran voce l’ingente spreco di risorse pubbliche e la spesa di miliardi di euro in un’opera completamente inutile, come già dimostrato da tempo. Gli stessi che per decenni hanno contribuito allo smantellamento del sistema sanitario pubblico, oggi si fanno portavoce degli interessi di profitto dell’imprenditoria collusa al sistema TAV.
Per non parlare della triste operazione che tutte le forze politiche e istituzionali da destra a sinistra, in concerto con stampa e media mainstream, stanno cercando di far passare in questi giorni che il movimento NoTav si è mobilitato contro l’allargamento del cantiere in Clarea.
I Si Tav infatti denunciano la violenza del movimento con la solita nauseante retorica che non tiene conto dei soprusi che vengono fatti da anni contro la popolazione della Val Susa, nè della violenza della polizia, della militarizzazione del territorio o della fortissima repressione a cui sono sottoposti gli attivisti del movimento NoTav.
Soprattutto nei casi di Dana e di Stella, entrambe punite a causa di un volantinaggio e di un discorso al megafono durante una manifestazione pacifica.
Loro come Emilio, Stefano, Fabiola e come tutti gli altri compagni, sono stati processati solo per le proprie idee.
Questa è la vera violenza che da anni si compie in Val di Susa contro la terra, contro il suo popolo e contro tutti quelli che esprimono il proprio dissenso.
Oggi la vera forza che si batte per il futuro e contro la violenza non sarà in Piazza Castello, ma a Giaglione, in Val Susa. E noi saremo con loro, con il movimento, che da anni porta avanti questa lotta di civiltà contro la barbarie del TAV.
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