La nostra solidarietà più totale va alle compagne e ai compagni manganellati questa sera a Torino dalla polizia perché determinati a non cedere alle provocazioni di vedere, per il secondo anno di fila, bandiere della NATO alla fiaccolata istituzionale della vigilia del 25 aprile!
L’esplicita presenza dei simboli dell’istituzione guerrafondaia per eccellenza, di un Occidente che cerca disperatamente di non perdere il dominio globale guadagnato con secoli di colonialismo, è solo l’ultima manifestazione di una modalità di celebrare la Resistenza da parte della sinistra “democratica”, puramente di facciata e funzionale solo a legittimarsi come alternativa alle destre brutte e cattive, ma privata di ogni connessione con una reale prospettiva di lotta alla guerra, al capitalismo, al nazifascismo nelle sue vecchie e nuove forme.
Oggi si può dunque ricordare la Resistenza mentre si inviano le armi all’Ucraina e si legittimano i nazisti del battaglione Azov pur di serrare i ranghi a difesa di un euroatlantismo che oggi rappresenta la principale minaccia contro l’umanità, contro ogni tentativo di lavorare a veri negoziati di pace.
Davanti a questa celebrazione della guerra e dell’imperialismo dietro le insegne della Resistenza, ribellarsi è giusto e bene hanno fatto i compagni a mostrare che non tutti sono pronti ad accettare questa sanguinosa ipocrisia.
A loro va tutta la nostra solidarietà, per un 25 aprile che indichi la strada della pace e della lotta al nazifascismo e alla barbarie imperialista!
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