Rivendichiamo il diritto di presentare alle prossime elezioni regionali una lista di reale alternativa al potere dominante.
Intanto iniziamo la raccolta firme (oggi sarà possibile firmare presso OST Barriera (via Luigi Pietraqua 9, Torino) dalle 13
Come Potere al Popolo intendiamo partecipare alle prossime elezioni regionali piemontesi dell’8-9 giugno, all’interno della lista Piemonte Popolare.
Queste elezioni giungono in una fase molto delicata, nella quale aumentano le tensioni internazionali, con la crisi ucraina, il genocidio del popolo palestinese in corso ad opera di Israele e l’allargamento della crisi in Medio Oriente.
L’Occidente in crisi soffia sul vento della guerra, sostenendo la barbarie prodotta dai propri alleati come Israele e riconvertendo alla guerra l’economia e la società; nel nostro Paese il governo Meloni agisce in piena continuità con tali tendenze.
E’ più che mai necessario proporre una alternativa sociale complessiva, e crediamo che anche le elezioni regionali siano uno strumento per lavorare in questa direzione, interloquendo con i settori sociali che pagano maggiormente sulla propria pelle il costo di queste politiche.
In Piemonte volge al termine il mandato di Cirio, candidato del centro-destra che abbiamo spesso visto condividere iniziative con il sindaco torinese Lo Russo (PD). Sotto Cirio la Regione Piemonte ha proseguito la tendenza a fare del settore dell’aerospazio il proprio fiore all’occhiello: non si contano i progetti e le iniziative intraprese sul tema, fra cui va menzionato il finanziamento alla Cittadella dell’Aerospazio a Torino, che prevede anche l’apertura di un centro NATO.
La Regione Piemonte ha inoltre stretto nel luglio 2022 un accordo con lo Stato genocida di Israele, che si estende al settore bellico.
Sotto Cirio sono proseguiti i processi di aziendalizzazione della sanità ampiamente portati avanti dai precedenti presidenti di Regione come il democratico Chiamparino; il taglio del trasporto pubblico, a discapito dei tanti pendolari della nostra regione; la cementificazione del suolo; i lavori per la grande opera inutile del TAV, incoraggiati anche per mezzo dell’infame pratica delle compensazioni; l’attacco al diritto all’abitare.
Sfideranno la ricandidatura di Cirio il Partito Democratico, affiancato dagli immancabili tirapiedi di Sinistra Ecologista e dintorni, e il Movimento 5 Stelle. Questi soggetti, essendo all’opposizione anche sul piano nazionale, tentano di adottare un profilo critico e progressista, nascondendo il fatto che hanno governato diverse volte negli ultimi anni a livello sia nazionale che locale, mostrando un volto del tutto simile a quello della destra.
Si preannuncia quindi la solita campagna elettorale farsa, tra contendenti che vedremo far finta di scontrarsi, e presentare l’altro come un grande rischio per gli elettori, nascondendo una sostanziale convergenza pratica.
Per noi, anche questa volta, non c’è meno peggio, o voto utile: c’è invece l’esigenza portare nella campagna elettorale una voce diversa, una proposta politica realmente indipendente e di rottura, fondata su alcuni temi chiave.
A causa delle ambiguità nell’interpretazione della legge elettorale piemontese, nonostante riteniamo di avervi pieno diritto, non abbiamo al momento la certezza che ci sarà consentito di presentare le liste senza passare dalla raccolta delle firme.
Come al solito, una proposta realmente alternativa ed estranea agli schieramenti politici egemoni nel Paese incontra grandissime difficoltà anche solo a poter partecipare. Per questa ragione, oltre a muoverci in tutte le sedi politiche e legali per difendere il nostro diritto a presentarci, raccoglieremo comunque le firme in tutta la regione. È una questione di democrazia!
Per il diritto democratico a portare una voce realmente alternativa alle prossime regionali
Contro Cirio e la falsa opposizione di PD e 5 Stelle
Basta soldi a guerra e TAV, stop complicità con il genocidio del popolo palestinese
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