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La nave Handala della Freedom Flotilla è arrivata al porto di Gallipoli

Grande accoglienza prima della partenza verso Gaza con aiuti umanitari per i bambini e le bambine della Striscia Gallipoli, 15 luglio 2025.

La nave Handala, unità della Coalizione Freedom Flotilla, è arrivata nella notte nelle acque di Gallipoli e intorno alle ore 8:30 è stata fatta attraccare nel porto della Città Bella.

Al molo è stata accolta da Shokri Al Hroub, responsabile logistico della coalizione, e da decine di persone giunte sul posto per manifestare la propria solidarietà nei confronti della popolazione palestinese con striscioni e bandiere e per sostenere attivamente la missione, dopo l’assedio ai danni dell’altra imbarcazione, la Madleen, attaccata lo scorso giugno delle forze israeliane in acque internazionali.

Handala, partita domenica scorsa da Siracusa, si tratterrà nel porto salentino fino al 18 luglio, data in cui, condizioni del mare permettendo, è prevista la ripartenza con destinazione Gaza. Diverse realtà e movimenti locali, riunitisi nella rete “Salento per la Palestina”, stanno sostenendo l’iniziativa.

Dal 15 al 17 luglio sono previsti una serie di eventi, a cui prenderanno parte anche rappresentanti di istituzioni internazionali, tra cui gli ambasciatori di Cuba e del Venezuela, tesi a sensibilizzare la società civile su quanto sta avvenendo nel Mediterrano orientale.

A bordo dell’imbarcazione ci sono circa 18 volontari, provenienti da diversi Paesi e determinati a portare aiuti umanitari ai bambini e alle bambine di Gaza, le principali vittime degli attacchi israeliani e del genocidio perpetrato contro la popolazione palestinese da quasi venti mesi, ma soprattutto intenzionati a rompere l’assedio illegale imposto da Tel Aviv sull’enclave, in aperta violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni ONU.

Israele si è ufficialmente ritirato dalla Striscia di Gaza nel 2005 ma, da allora, sebbene non abbia più una presenza militare diretta, ha mantenuto un blocco terrestre, marittimo e aereo sul territorio fino al culmine verificatosi a seguito degli eventi del 7 ottobre 2023.

La missione della Freedom Flotilla è connotata da una forte significato politico e intende veicolare un corale e doveroso appello, condiviso da numerosi movimenti e associazioni della società civile locale e rivolto alle istituzioni italiane, nazionali e regionali, affinché si interrompa qualsiasi forma di collaborazione con Israele, si assumano posizioni nette nel condannare il genocidio in corso e l’occupazione illegale, si proceda con l’applicare a Israele sanzioni economiche e commerciali, nel rispetto anche delle indicazioni della Corte Internazionale di Giustizia e della Convenzione sul genocidio, e si sostenga attivamente il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese. 

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