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La Maddalena: una tragedia annunciata

Purtroppo a nulla sono servite le tante manifestazioni, i molteplici tentativi di sensibilizzare la politica sarda sul problema della sanità e sull’importanza del suo potenziamento. Per anni tutta la Sardegna ha manifestato e gridato a gran voce i pericoli insiti nel processo di smantellamento della sanità pubblica, ma il popolo sardo è rimasto inascoltato tanto della giunta di centrosinistra, quanto da quella di centrodestra, che ha sostanzialmente proseguito la stessa politica di deriva manageriale.

Fra le tante proteste ci furono quelle per la difesa del punto nascite a La Maddalena, ma nessuno nei palazzi della politica regionale ha avuto l’ardire di provare nemmeno a chiedere di applicare delle deroghe, così come a suo tempo venne fatto in Lombardia almeno per un periodo. Una regione a statuto ordinario che riuscì a far prevalere il diritto dei piccoli centri montani ad avere un punto nascite anche in deroga alle direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma in Sardegna, pur con uno Statuto speciale, pur con una sanità interamente pagata dai Sardi, pur con la metà del bilancio destinata solo a questa voce, nessuno ebbe il coraggio nemmeno di sondare questa possibilità.

In questa terra di politici paurosi e obbedienti arrivò l’allora ministra Lorenzin per ribadire alle future mamme de La Maddalena in protesta, dopo un giro di parole, che non c’era soluzione.

La situazione tragica di una sanità pubblica sacrificata per sostenere quella privata, che lascia morire chi si può salvare e rischia di far morire chi vuole iniziare a vivere, si intuì anche con i casi accaduti in Barbagia di bambini nati in macchina, strada facendo, mentre si correva verso lontani ospedali tra curve e precipizi. Allarmi annunciati e restati inascoltati.

Purtroppo a nulla sono servite le proteste degli amministratori locali, dei comitati, le tante lotte a cui anche noi di Liberu abbiamo sempre dato il nostro sostegno: le grida di protesta oggi lasciano il posto alle grida di dolore. Il dolore per la morte della piccola che non è riuscita a venire alla luce, dopo una corsa disperata in elicottero da La Maddalena verso Olbia.

Ma questa non è una disgrazia! La disgrazia è quella che accade involontariamente, quella dettata dal destino che sfugge al controllo dell’uomo: questa è una tragedia annunciata. Questo è l’effetto di una roulette russa costruita sia dalla classe politica di centrodestra e che di centrosinistra, unite nel progetto di smantellamento della nostra sanità per dirottare sui privati aiuti e privilegi.

Lo vediamo oggi con le tante problematiche del Covid-19, ma lo vedevamo già da prima con le consuete liste d’attesa chilometriche, con le morti assurde e premature, con la beffa delle raccomandazioni per un controllo precoce impossibile da fare precocemente, con le continue emergenze, con i presidi chiusi o depotenziati, con i posti letto sottratti al pubblico e assegnati al privato, con i fondi milionari sottratti al pubblico e assegnati ai privati…

E oggi la Sardegna intera piange una bambina che non vedrà mai la luce.

Una bambina che poteva, che doveva, nascere sana e felice, la cui morte peserà per sempre sulla coscienza, se mai l’avesse, di chi è stato chiamato in ogni modo alla proprie responsabilità. Ma evidentemente quando si è troppo impegnati a fare l’interesse dei privati non si può perdere tempo a tutelare anche il diritto alla vita dei bambini.

 

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