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Oristano. Ora privatizzano anche il Pronto Soccorso!

Nell’ultimo anno, l’ospedale San Martino di Oristano ha paventato più volte la chiusura del Pronto Soccorso. Allora sembrava una chiusura da imputare alla difficoltà di gestione della situazione emergenziale causata dalla pandemia. Stupisce, però, il rischio chiusura dello stesso Pronto Soccorso annunciato pochi giorni fa dalla stampa locale, anche perché nel territorio dell’oristanese si registra un bassissimo numero di contagi.

E pensare che avevano provato a farci credere che le strutture sanitarie locali potessero soffrire della pandemia, determinando anche difficoltà operative. Ma l’organizzazione dei servizi sanitari degli ultimi vent’anni, e i recenti risvolti di gestione delle strutture sanitarie affidate ai privati, ci fa riflettere sul fatto che quel rallentamento operativo e quel rischio chiusura dei servizi sanitari, in realtà sia la conseguenza di un disegno politico puntuale. Un progetto sempre più chiaro di riduzione della spesa pubblica, con l’obiettivo finale di svuotare le strutture sanitarie dal personale medico dipendente del SSN per consegnarlo in mani private.

Ed è così che ora viene annunciata la privatizzazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Martino di Oristano entro poco tempo, analogamente a quanto già accaduto al Delogu di Ghilarza, nonostante le tante proteste a cui anche noi di Liberu avevamo preso parte.

E oltre al Pronto Soccorso, anche altri reparti del San Martino versano in condizioni disastrose, garantendo al limite solo le prestazioni urgenti.

Quello che è in atto nella provincia di Oristano, ma temiamo essere un triste futuro per tutta la Sardegna, è un processo ben definito di smantellamento, pezzo dopo pezzo, della sanità pubblica.

Domani, sabato 5 giugno 2021 alle 10, Liberu sarà presente in Piazza Roma a Oristano alla manifestazione indetta dal Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano.

Siamo tutti e tutte parte lesa e abbiamo la responsabilità e il dovere di difendere il diritto alla salute del popolo sardo, ribadendo con forza la necessità di una sanità pubblica, efficiente e accessibile a tutte a tutti.

 

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