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Nuoro, Asili Nido comunali. La toppa peggio del buco

Esprimiamo forte perplessità in merito alla gestione della politica di iscrizione ai Nidi comunali del Comune di Nuoro.
Questa mattina è stato pubblicato sul sito del Comune l’avviso per il prestito d’onore, stabilito in delibera 149 del 30 maggio scorso, che verrà accordato alle famiglie che ne faranno richiesta per pagare le rette dell’asilo in attesa dei contributi INPS e regionali.
Alla radice del problema, però, c’è lo stesso Comune, che in precedenza ha deciso di aumentare le rette in maniera spropositata, come già denunciato con forza dalle mamme riunitesi in comitato e da alcuni consiglieri comunali.
L’aumento è arrivato in alcuni casi alla cifra esorbitante del +585% , con una suddivisione in tre sole fasce di reddito assolutamente inique, che stabiliscono che chi l’anno scorso aveva un ISEE da appena 6mila euro oggi si ritrova una retta passata da 69 a 472 euro, a fronte di aumenti piuttosto bassi per fasce più benestanti e di appena 40 euro per quelle con ISEE oltre i 40mila euro.
Le argomentazioni dell’amministrazione su questi aspetti si risolvono nel fatto che le famiglie non affronterebbero aumenti perche la differenza verrà coperta dall’INPS e dalla Regione. Oggi l’ennesima misura, che si rivela essere dunque una “copertura della copertura”, con il Comune che si improvvisa ente creditizio per dare un “prestito d’onore” alle famiglie, che attendono il rimborso della differenza fornito da INPS e Regione e che quindi si trovano per giunta indebitate col comune che ha aumentato i costi.
Siamo al paradosso di un’amministrazione che si reinventa e si occupa di funzioni che non sono le sue proprie, solo per rattoppare – con la toppa peggiore del buco – problemi da lei stessa creata.
Ci chiediamo se non sia molto più semplice rispettare la sensibilità e i diritti delle famiglie, suddividendo le fasce di reddito in maniera più equa e con rette accessibili in base alle possibilità.
In un territorio flagellato da disoccupazione, emigrazione e povertà, una delle cose peggiori da fare è proprio quella di accanirsi sulle fasce più deboli e sulle famiglie che vogliono ancora vivere nelle zone interne. Lo spopolamento, combattuto a parole, viene invece agevolato proprio da scelte sbagliate come quella dell’amministrazione comunale nuorese.
Se si arriva a creare difficoltà ai cittadini del futuro quando sono ancora bambini, difficile sperare in un futuro migliore per la città.
Ci auguriamo che si dia un colpo di spugna a questa disastrosa gestione e si ripensi radicalmente il sistema di proporzionalità, agevolando e non ostacolando le fasce più deboli, abbandonando immediatamente queste misure macchinose, confuse, e in definitiva antipopolari.

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