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Cagliari. Basta violenze e abusi su naufraghi e migranti

Ancora una volta siamo costretti ad assistere all’osceno spettacolo di naufraghi discriminati, meritevoli o meno di essere salvati e sbarcati a seconda della loro provenienza, della loro “fragilità”, dell’identità di chi li ha salvati…

I trattati internazionali riconoscono la necessità di soccorrere tutti i naufraghi e di condurli rapidamente al porto sicuro più vicino, ma i governi che li hanno sottoscritti, non gradiscono che a fare i salvataggi siano organizzazioni umanitarie e non-governative. Da anni hanno dichiarato guerra alle temibili ONG, che oltre a soccorrere i naufraghi senza discriminazioni, sono anche testimoni scomodi della strage continua che si compie ogni giorno nel mediterraneo.

Secondo l’organizzazione mondiale delle migrazioni (OIM) i morti accertati nei naufragi nel mediterraneo sono già oltre 1700 nel solo 2022, ma per il governo italiano l’emergenza sono i soccorsi effettuati dalle ONG!! Una retorica stupida e feroce a cui non ci vogliamo abituare.

D’altra parte che cosa ci si deve aspettare da governi, italiani ed europei, che finanziano e appoggiano le milizie libiche? Bande di tagliagole che imprigionano, derubano, stuprano, torturano e riducono in schiavitù i cittadini africani in transito sul loro territorio? Il governo italiano, la scorsa settimana, ha rinnovato i suoi accordi con il cosiddetto governo libico e si appresta a fornirgli ulteriori 14 motoscafi veloci, fabbricati a Olbia (per un importo di 6,65 milioni di euro), per consentirgli di catturare più efficacemente i prigionieri in fuga, per tornare a rinchiuderli nei lager.

Neppure la Sardegna è estranea a questo orrore, anche tra chi affronta il mare per raggiungere le coste sarde dall’Algeria e dalla Tunisia, si verificano frequenti incidenti e si contano innumerevoli vittime. In uno degli ultimi, alla fine dello scorso Agosto, 23 persone hanno fatto naufragio quando erano giunte ormai in vista della costa, non sono state soccorse. Il mare ha restituito solo cinque corpi . Una strage tremenda di cui i media hanno appena dato notizia, con mesi di ritardo.

L’assoluta mancanza di vie legali per raggiungere l’Europa dalla sponda sud del mediterraneo costringe centinaia di migliaia di persone a rischiare la vita in mare, è questa la barriera artificiale che provoca i naufragi con migliaia di vittime. In Tunisia sono in corso proteste contro i mancati soccorsi, e la miseria che costringe le persone a partire. A loro va tutta la nostra solidarietà.

SOCCORSI E TEMPESTIVI E PORTI SICURI DI APPRODO PER TUTTI I NAUFRAGHI SENZA DISCRIMINAZIONI

Basta repressione dei profughi, dei naufraghi e delle ong che fanno soccorso in mare,

Basta finanziamenti alle milizie criminali in libia – stop agli accordi italo-libici

Apertura di vie legali e sicure per l’ingresso in europa

Per un mediterraneo libero e sicuro

Nessuno alla deriva!

Venerdi’ 11 novembre a partire dalle ore 10.00 saremo davanti al palazzo del governo a Cagliari in piazza del Carmine

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