Menu

S.G.La Punta (CT). “In occupazione” il liceo Emilio Greco

Il liceo artistico “Emilio Greco” conta , con il serale, quasi mille presenze fra studentesse e studenti, di cui 400 supportati da 50 insegnanti di sostegno. La sede di San Giovanni La Punta, centro pedemontano a pochi chilometri da Catania, ha carenza di aule e di laboratori. Necessita di un laboratorio di Ceramica, con un forno che ha bisogno di 48 ore per essere spento. Necessità di un laboratorio di pittura con un impianto di aerazione. Necessita di banchi. Ha l’infermeria adattata in uno stanzino in coabitazione con altro.

“Non molto tempo fa – si legge in una recentissima nota-testimonianza dei LPS-Liberi Pensieri Studenteschi – siamo stati contattati, nella nostra pagina Facebook, da una studentessa dell’Emilio Greco , e a nome di tantissimi studenti ci ha chiesto di poter dar voce e unirci alla loro lotta affinché si risolvesse una situazione abbastanza imbarazzante del loro istituto. NOI DICIAMO BASTA! E lo diciamo con tanta rabbia e la consapevolezza del fatto che il sistema scolastico (dai programmi didattici, al potere decisionale mal distribuito, alle strutture fatiscenti, al paradigma educativo) fa veramente schifo, e noi lo vogliamo cambiare. Che non si dica che siamo una generazione fallita, senza cervello, omologati: qui siamo in decine, in centinaia, in migliaia a scendere nelle piazze, a costruire nelle scuole alternative, a fare riunioni e a confrontarci, a studiare come si possono cambiare le cose in meglio. Siamo davvero stanchi e non staremo a guardare!”.

E, in queste ore. il liceo artistico è stato dichiarato “in occupazione”. “La questione – scrivono le studentesse e gli studenti del liceo occupato- è molto semplice: da circa cinque anni (sei quest’anno) non abbiamo lo spazio sufficiente per poter lavorare adeguatamente all’interno della nostra succursale. Siamo un liceo artistico, abbiamo quindi bisogno di laboratori per i nostri corsi di Scultura, Pittura, Architettura e quant’altro, ma nella sede del Polivalente mancano gli spazi adeguati e siamo costretti a fare lezione in corridoio. Non parliamo solo dei laboratori, attenzione. Manca anche lo spazio per la didattica ordinaria, ma il problema diventa invivibile quando dobbiamo disegnare che, come potete capire, è quasi impossibile per terra, in posizioni assurde.
E se da un lato, noi ragazzi subiamo gli effetti di scelte che non dipendono da noi, anche i docenti e il personale scolastico non hanno vita migliore”.

Il comunicato di sostegno del gruppo “Studenti Catanesi”:

” Non ci sono aule, non ci sono laboratori. Non ci sono soldi. Non ci sono ascoltatori. Non ci sono risposte.

Ormai da circa 5 anni i ragazzi del liceo Emilio Greco si ritrovano costretti a svolgere le lezioni per i corridoi e a disegnare per terra.

Oggi durante l’occupazione hanno organizzato assemblee; cineforum; momenti di dibattito per discutere delle varie problematiche. Tra un po’ ci sarà un’altra assemblea di gestione per decidere il servizio d’ordine, le varie attività da svolgere domani, pranzi e cene sociali.

Supportiamo, collaboriamo.

LA LOTTA NON SI ARRESTA”.

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *