Menu

Anonymous. “Legalizzare l’occupazione delle case sfitte”

Anche se la sezione ufficiale di Anonymous su Twitter smentisce, ieri alle 16,30 sono andati in «Tango Down», ovvero sono stati oscurati e resi inaccessibili i siti istituzionali del ministero delle Infrastrutture, quello della Cassa Depositi e Prestiti e quello della Corte dei Conti. In occasione della “sollevazione generale” e della manifestazione nazionale di ieri a Roma gli hacker sottolineano in un lungo comunicato che «l’Austerity è una delle componenti della perdita di significato dell’esistenza di ognuno. È evidente che solo “i pochi” possono trarre vantaggio dalle sofferenze economiche alle quali sottopongono “i molti”». 

«A quali poteri e a quali potenti risulta utile il tipo d’essere umano immiserito e spaventato di questa crisi? Una persona priva di abitazione, condannata ad un sentimento di impotenza e di inutilità è sicuramente più pronta a vendere la sua opera di lavoratore o lavoratrice ad un prezzo infimo. Questa -continua Anonymous- è la politica economica dello Stato italiano da quasi 30 anni: tagli alla spesa pubblica e sfruttamento del lavoro semischiavile dei profughi senza diritti per aumentare l’insicurezza sociale e ribassare il costo del lavoro di tutti i cittadini e gli stranieri. A chi giova tutto ciò se non ad un’imprenditoria vorace ed incapace di innovare ma capacissima di accumulare fortune estere con l’evasione?». In tempo di crisi economica «molte sono le industrie e le attività di ogni genere che falliscono e quindi moltissimi sono coloro che si trovano senza un lavoro, senza alcun reddito e conseguentemente saranno disposti ad accettare un impiego per qualsiasi cifra e ad ogni condizione. Questo è immondo ed intollerabile. Nessuno può pretendere che un essere umano muoia di freddo e stenti accettando la sua sorte. Esigiamo che l’occupazione di immobili sfitti per piu’ di 6 mesi sia legalizzata».

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *