La questura aveva imposto al corteo del 25 aprile una deviazione al percorso, perché attraversava da vicinissimo la piazza dove c’è la sede fascista di Casa Pound. La decisione ha suscitato l’indignazione e la protesta dell’antifascismo etneo, che aveva ribadito chiaramente che non avrebbe accettato tale divieto.
Ieri, un imponente corteo ha attraversato la città , un corteo che con determinazione non ha ceduto il passo arrivando nel luogo dove la polizia l’avrebbe dovuto bloccare.
“Fascisti carogne tornate nelle fogne” ha segnato il passaggio del corteo dalla piazza dove c’è il covo fascista, mentre la polizia e i carabinieri in tenuta antisommossa si sono limitati a “proteggere” Casa Pound.
– LE DUE ANIME DEL CORTEO
La manifestazione è stata chiaramente l’espressione di due diverse anime: quella istituzionale rappresentata dall’ANPI, con la presenza del PD e della CGIL; quella dell’antifascismo militante, con i movimenti, i centri sociali, i partiti della sinistra comunista, gli antirazzisti, gli anarchici , la “Carovane Migranti” e la Federazione del Sociale USB Catania.
In Piazza Duomo, mentre con forza si chiedeva ” FUORI IL PD DAL CORTEO!”, alcuni esponenti del M5S, guidati dal loro candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative di Catania, hanno “tirato fuori” alcune bandiere grilline, suscitando le proteste degli antifascisti militanti , con carabinieri e Digos intervenuti per “blindare” il gruppettino dal corteo. Comunque, la manifestazione ha proseguito il suo percorso senza alcun incidente.
In piazza Dante, l’ANPI ha concluso la manifestazione con la lettura di alcuni articoli della Costituzione, mentre il resto del corteo ha proseguito per via Via Vittorio Emanuele raggiungendo Piazza Machiavelli, per concludere la manifestazione con un pranzo sociale.
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