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Catania. Asia Usb chiede al Comune lo sblocco del versamento del Buono Casa

Sempre più pesante la macelleria sociale che attanaglia Catania. Ancora una volta ad essere colpiti sono tutte e tutti coloro che hanno problemi con  il pagamento  dell’affitto dell’abitazione, a causa del reddito che è diminuito o per la mancanza di un lavoro: il comune di Catania, rimanendo ancora senza l’attuazione del  “Bilancio riequilibrato”, ha di fatto bloccato il versamento del BUONO CASA  (250 euro mensili ) nei confronti di quei nuclei familiari che lo avevano già ricevuto o che erano in attesa di riceverlo.

Come ASIA USB abbiamo sempre sostenuto che occorrono ben altro che i 250 euro mensili per affrontare la questione casa, ma non c’è dubbio che il mancato versamento del Buono Casa creerà ulteriori difficoltà a chi già è costretto all’emergenza abitativa permanente. In realtà, la questione casa  è alimentata da una POVERTA’ sempre più DIFFUSA, e Catania è una città dove la metà della popolazione vive con un reddito inferiore ai 15 mila euro l’anno e dove la disoccupazione supera il 40% della popolazione. In questo contesto gli   sfratti per morosità e le richieste di esecuzione di sfratto non si contano più. In questo panorama di POVERTA’ DIFFUSA, interi nuclei familiari catanesi che vivono in condizioni assolutamente disumane, la loro casa è un  sottoscala, un garage, un’auto, mentre il Comune non ha un Piano abitativo!

ASIA USB chiede al comune l’immediato SBLOCCO del versamento del Buono Casa. La nostra mobilitazione per il DIRITTO ALL’ABITARE passa attraverso la richiesta di alloggi popolari (ERP), la riqualificazione delle aree urbane sfitte, il blocco della privatizzazione e della vendita del patrimonio abitativo pubblico e un piano di prevenzione e di tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e da calamità naturali. Chiediamo, per l’ennesima volta alle parti interessate, dal Comune di Catania  alla stessa Regione siciliana, di essere presenti in tutti gli incontri, i tavoli e le “cabine di regia” dove è prevista la presenza del sindacato.

Fino ad oggi questa nostra legittima e istituzionale richiesta è stata totalmente ignorata.

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