È stata avviata, su proposta di OfficinaRebelde, la piattaforma online “Catania per il reddito di emergenza“. Promotori dell’iniziativa anche il Comitato di Solidarietà “Graziella Giuffrida”, la Federazione del Sociale USB Catania, Autodifesa Precari e il Laboratorio Libertario Labdauer.
Di seguito il testo della Piattaforma.
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PER IL REDDITO DI EMERGENZA
Catania è una delle metropoli del sud che, anche prima dell’emergenza Covid19, ha subito di più negli anni gli effetti della crisi sociale: i suoi immensi quartieri popolari vivono di precariato, sfruttamento e lavoro nero. Le misure emanate dal governo, assieme ad un blocco in quarantena sostenuto da una robusta repressione e militarizzazione, non tengono conto di elementari esigenze sociali. Nel frattempo le autorità cittadine, dopo avere assistito inerti allo smantellamento di numerosi poli ospedalieri negli ultimi anni, non fanno nulla per prepararsi a sostenere le esigenze sanitarie della città
– REDDITO DI EMERGENZA, UNIVERSALE ED INDISCRIMINATO E BLOCCO DEGLI AFFITTI
Vogliamo dalle autorità locali un provvedimento specifico che impedisca di riattivare gli sfratti alla fine del blocco fissato per il 30 giugno e di intimare sfratti per le morosità accumulate durante il periodo dell’emergenza sanitaria;
– SOSTANZIOSI SGRAVI FISCALI ED ANNULLAMENTO DELLE RATE DEI MUTUI
In troppi rischiano di vedersi portare via la casa o pignorare la pensione a causa dei debiti contratti con le banche o il fisco, a livello nazionale o locale;
– LA RIAPERTURA DEGLI OSPEDALI CHIUSI IN DECENNI DI SMANTELLAMENTO SISTEMATICO DELLA SANITÀ PUBBLICA
Riapertura degli ospedali chiusi come il Santa Marta, il Santo Bambino, il Vittorio Emanuele.
In pendenza della emergenza deve, inoltre essere assicurata la possibilità dell’aborto farmacologico e la continuità delle consulenze in consultorio;
– L’ESPROPRIO DI TUTTE LE STRUTTURE PRIVATE NECESSARIE AD AFFRONTARE L’EMERGENZA
L’esproprio di tutte le necessarie per affrontare l’emergenza strutture private che siano cliniche private per ricoverare gli ammalati, o alberghi per dare casa ai senza tetto;
ASSEGNAZIONE IMMEDIATA DEL PATRIMONIO EDILIZIO CONFISCATO ALLA MAFIA ALLE FAMIGLIE SENZA TETTO .SENZA
– REDDITO E CHIUSURA DI TUTTE LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE NON NECESSARIE
Chiusura di tutte le attività produttive non necessarie con la situazione di stabilimenti come la ST, dove ci sono lavoratori già contagiati, e la Pfizer, dove si conta anche un decesso, ci preoccupa seriamente per la salute degli operai, che non possono proteggersi dal contagio, e per il pericolo che rappresentano per la contenzione complessiva del virus. Per non parlare dei numerosi call-center che insistono sulla nostra provincia ed i cui lavoratori sono costretti ogni giorno a recarsi al lavoro, mentre ci si potrebbe attrezzare in tempi rapidi per il lavoro da casa;
– ALLEGGERIMENTO SOSTANZIALE DELLA SITUAZIONE CARCERARIA
Le carceri, analogamente ai luoghi di lavoro, rischiano di diventare luoghi di diffusione del virus. Vanno presi provvedimenti drastici (indulto, domiciliari, scarcerazioni per pene minori, eventuali provvedimenti di grazia o amnistia) per diminuirne l’affollamento. Siamo solidali con le famiglie dei carcerati, che stanno protestando perché seriamente preoccupate per situazioni nelle quali mantenere le precauzioni igieniche è praticamente impossibile;
– PERMESSO DI SOGGIORNO
Permesso di soggiorno per gli stranieri presenti in Italia, affinché abbiano diritto ad una corretta profilassi e a cure adeguate, e affinché possano affittare una casa nel caso in cui si renda necessario mettersi in quarantena”.
LOTTIAMO TUTTE E TUTTI ASSIEME PERCHÉ LA PANDEMIA NON DIVENTI L’ENNESIMO MASSACRO SOCIALE!!!”.
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