Sicilia, oltre al danno la beffa
La Regione Siciliana blocca il rientro nell’Isola fino al 17 maggio: nessuna risposta per studenti, precari e famiglie in difficoltà!
Per la “FASE 2”, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci utilizza la specificità dello Statuto speciale dell’Autonomia Siciliana che, all’Art. 31, gli conferisce poteri di polizia e lo fa impedendo il rientro in Sicilia fino al 17 maggio, ammesso che non ci siano nuovi picchi del CODIV-19, a lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti siciliani che sono emigrati dall’Isola non certamente come vacanzieri.
L’ordinanza di Musumeci colpisce dunque anche noi studentesse e studenti siciliani fuori sede, che non avendo la possibilità di accedere immediatamente a una qualsiasi forma di sostegno economico, non siamo più nelle condizioni di reggere questa condizione.
In questo contesto, la stessa Regione Siciliana ha messo in campo un bando discriminatorio, dove noi studenti fuori sede non siamo tutelati. Infatti, non tutte e tutti, purtroppo, rientriamo per questioni di reddito (quando non di residenza o di permanenza) negli “aiuti” concessi dalla Regione.
È corretto far fede a un reddito dichiarato in una situazione “normale”, piuttosto che far fede alle reali entrare del momento?
Adesso siamo tutte e tutti in difficoltà, quasi nessuno può più lavorare e quindi per le nostre famiglie mantenerci fuori casa è diventato ancora più difficile.
Abbiamo affitti, libri, utenze da pagare, per non parlare del fatto che, in ogni caso, dobbiamo pur mangiare, ma se i nostri genitori non lavorano e la Regione dice che il nostro reddito è troppo alto per poter usufruire degli “aiuti”, noi come lo paghiamo l’affitto e le bollette? Con che cosa compriamo da mangiare?
Come fa il presidente Musumeci a vietare i nostri rientri nell’Isola fino al 17 maggio?
Questo provvedimento, posticipando di ben due settimane un eventuale rientro nell’Isola da parte dei fuori sede, non fa altro che aggravare la situazione economica di studenti e precari emigrati, da troppo tempo abbandonati dalle istituzioni.
Le richieste inviate alla Regione
Per queste ragioni, chiediamo nuovamente un incontro alla Regione Siciliana e agli organi competenti affinché ci sia una presa d’atto politica del problema atavico dell’emigrazione giovanile, causata dal costante abbandono del Sud e delle Isole da parte di tutti i governi centrali, nonché dall’incapacità di quelli regionali.
Rimettiamo all’ordine del giorno le nostre richieste:
– Blocco immediato del pagamento di affitti e utenze fino alla fine dell’emergenza per giovani, studenti e precari
– Garanzie economiche per rendere effettivo il diritto allo studio, sia per i fuorisede che per gli studenti in sede
– Ritorno in sicurezza di tutti le siciliane e i siciliani emigrati e in difficoltà economica
Sindacato degli inquilini Asia Usb Sicilia
Rete giovanile nazionale Noi Restiamo
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Luisa Napoli
Nonostante nn tutti i siciliani siano dalla nostra parte, noi andiamo avanti. 2000 adesioni non sono da sottovalutare e dico ai miei cari siciliani che decantano bontà d’animo: noi siamo figli vostri, nipoti, mariti, fidanzati, andati lontani x alcuni mesi per vari motivi e non saremo noi a portare il virus, siamo stati buoni quando ci è stato chiesto di non tornare, adesso il decreto di conte è dalla nostra parte. Il carissimo presidente della Regione Sicilia sta ledendo il nostro diritto di rientrare a casa. Noi lavoriamo al nord e paghiamo le tasse al sud.
https://www.change.org/p/nello-musumeci-rientro-in-sicilia-dei-siciliani-al-nord?recruiter=68048374&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_petition&utm_term=share_petition&recruited_by_id=bbb04ff3-c90b-41f5-93b9-ec444d0c607b&utm_content=starter_fb_share_content_it-it%3Av7