Tentativo, palesamente fallito, della FLC CGIL di sabotare a Catania la mobilitazione nazionale del 25 giugno indetta da “Priorità alla scuola”, mobilitazione per chiedere che il 1° settembre si rientri a scuola con più classi, più lavoratrici e lavoratori e con più scuole. La FLC catanese, con in testa Giacomo Rota, segretario provinciale della CGIL, ha indetto per la mattinata della stessa giornata un presidio proprio davanti ad un istituto scolastico cittadino. Nel pomeriggio, invece, si è svolto un partecipato presidio in piazza Università, che ha registrato l’assenza della FLC CGIL.
Tra i tanti interventi al microfono quelli del professore Nino De Cristoforo (Cobas Scuola), del professore Luca Cangemi (PCI), di uno studente in rappresentanza del gruppo studentesco LPS, di Elisabetta Sapuppo (Cobas-AsacomScuola), dello studente Fabrizio Russo (Fronte della Gioventù Comunista), di Sesto Schembri (PMLI), della professoressa in pensione Giusy Clarke (Azione Civile e Comitato Rodotà per i beni comuni).
Nel suo intervento Mimmo Cosentino, segretario regionale di Rifondazione Comunista, fra l’altro, ha evidenziato la scelta, definita settaria, della FLC CGIL di non essere presente in piazza Università.
C’è stato anche l’intervento della professoressa Claudia Urzì, responsabile di USB Scuola Catania, la quale ha rimandato al mittente le “linee guida” della ministra Azzolina: “Le linee guide progettate dal Ministero dell’Istruzione sono irricevibili. La scuola ha bisogno di fondi, strutture, personale. No all’accorpamento delle classi, alla riduzione dell’ora di lezione, alla DAD come modalità ordinaria di lezione, no all’ingresso dei privati. Vogliamo assunzioni, investimenti in edilizia, riduzione degli alunni per classe! La risposta all’emergenza COVID è più scuola pubblica, più intervento statale, non altri tagli!”.
Oltre le organizzazioni già citate, presenti in piazza anche RedMilitant, La Ragna Tela e una rappresentanza del sindacato inquilini ASIA USB.
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