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Catania. Non solo calamità naturale, il comune si assuma le proprie responsabilità

Agli abitanti del Villaggio Santa Maria Goretti travolti sabato notte da una tromba d’aria e dalle acque piovane l’assessore comunale alla Protezione Civile, Alessandro Lo Porto, non ha trovato di meglio che consigliare  di far redigere una perizia giurata dei danni subiti accompagnata da fotografie, materiale da tenere pronto per un eventuale bando regionale per ricevere il contributo previsto per i danni subiti da calamità  naturale. Insomma, le cittadine e i cittadini di questo quartiere, stando a quello che dichiara Lo Porto, dovrebbero pagarsi, di tasca propria, un esperto per richiedere quello che gli toccherebbe di diritto.

I danni causati dalla tromba d’aria e dalla pioggia sono visibili a tutte e tutti. È il comune di Catania che dovrebbe sancire casa per casa i danni subiti, che si dovrebbe assumere la responsabilità politica e amministrativa  per l’estremo abbandono in cui versa da sempre questa parte della città di Catania, dove, puntualmente, ad ogni pioggia intensa, i Vigili del fuoco devono intervenire con il gruppo sommozzatori  per salvare gli automobilisti inghiottiti  dall’acqua, anche a ridosso dall’Aeroporto internazionale.

Mentre l’Amministrazione comunale è impegnata ad abbellire il centro cittadino con luminarie e festoni natalizi, nei quartieri della periferia sud si vive nel buio e nel silenzio scanditi dall’abbandono assoluto, un silenzio rotto dai vari  “calamità naturali” e dalle campagne elettorali.

La Federazione Del Sociale USB Catania chiede alla Regione siciliana e al Comune di Catania:

– un intervento immediato a sostegno delle popolazioni dei quartieri San Francesco la Rena, di San Giuseppe la Rena, del quartiere di Zia Lisa e del Villaggio Santa Maria Goretti fortemente colpiti dal mal tempo  di questi giorni;

– il blocco degli affitti e delle utenze per gli abitanti dei quartieri in questione;

– un piano abitativo e viario specifico per tutte le aree sud di Catania.

 

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