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Caritas. Le mani nella cassa Inps

Una imponente organizzazione religiosa, con in testa la Caritas e la potente Comunità di Sant’Egidio, gestirà i servizi Inps di erogazione indennità e sussidi in favore di 5 milioni di poveri, anziani ed senza tetto. Un “affare”, per la Chiesa, da 200 milioni l’anno.
Il quotidiano della CEI, l’Avvenire, nega che la Caritas riceva introiti, perché l’accordo con l’Inps non prevederebbe compensi. Una recita degna di miglior causa, poiché l’accordo stretto con L’Inps prevede che la gestione dei servizi sia affidata alle ACLI, che riceveranno il compenso destinato a qualsiasi altro patronato, ma godranno del privilegio di avere una corsia preferenziale.
L’ennesimo regalo ai preti del governo di turno. Un buon affare per le casse delle organizzazioni legate alla chiesa cattolica, ma anche un abile investimento di immagine, per chi, da un secolo e mezzo, usa l’assistenza come sistema di penetrazione e controllo tra i più poveri.

Per capirne di più ne abbiamo parlato con Daniele Ratti, che ci anche raccontato delle mani della Chiesa direttamente nel sistema di assistenza degli over 75 e nella gestione del “disagio minorile” direttamente negli oratori, indicati a tal scopo dallo stato italiano.

Ascolta la diretta:

https://radioblackout.org/2023/01/caritas-le-mani-nella-cassa-inps/

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