Dopo i recentissimi fatti di Firenze una nuova vicenda di violenze sessuali coinvolge l’Arma dei Carabinieri. Abusava sessualmente e recidivamente di una bambina di 10 anni. Ma questa volta, anche questa volta viene da sottolineare, l’arrestato è un uomo in divisa, motivo per cui a quattro giorni dall’arresto le sue generalità – ampiamente diffuse in altri casi – non vengono rese note. E’ stato infatti arrestato a Grosseto un carabiniere di circa 50 anni, in servizio in una caserma del grossetano, sospettato di aver abusato di una bambina di età inferiore ai 10 anni, con la quale lo stesso aveva occasione di intrattenersi per motivi familiari.
L’arresto è avvenuto lunedì scorso da parte dei carabinieri del comando provinciale di Grosseto, in esecuzione di un’ordinanza del gip del Tribunale di Grosseto, che ha accolto la richiesta della Procura. Al militare è stato contestato il reato di violenza sessuale aggravata. L’uomo, in un primo momento, era stato oggetto solo della misura di divieto di dimora nel proprio comune e di avvicinamento alla bambina. Divieto che però sarebbe stato violato, da qui l’arresto e la misura della custodia cautelare in carcere.
La nonna appena avuto qualcosa di più di un sospetto grazie alle poche parole carpite alla bambina, si è rivolta alla polizia. La procura di Grosseto, nel più stretto riserbo ha aperto un fascicolo e i carabinieri hanno iniziato le indagini sul collega 50enne. “Dell’uomo – ha spiegato il procuratore di Grosseto Raffaella Capasso – non vengono indicate le generalità a tutela della minore e a salvaguardia dell’anonimato della stessa”, ma di altri imputati e arrestati per gli stessi reati invece sappiamo tutto.
E’ evidente che dopo i fatti di Aulla, Firenze, Arcella, Roma che hanno coinvolto carabinieri in casi di accertate o presunte violenze sessuali, la giustificazione delle poche mele marce comincia “a marcire” essa stessa.
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