Il Comitato No Tunnel TAV si dichiara disponibile per incontro con Toninelli, richiama Nardella alla ragione e ai fatti
Il Comitato No Tunnel TAV legge incredulo le parole di Nardella che farnetica ancora sulle grandi opere inutili senza aver capito – o non volendo capire – che queste sono la sanzione del totale fallimento delle politiche infrastrutturali del Partito Democratico degli ultimi 30 anni in Toscana.
Il Comitato vuol ricordare anche al nuovo ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli che una documentata analisi del progetto TAV di Firenze esiste dal 2007, fatta dall’Università di Firenze con la collaborazione di tecnici di associazioni (Italia Nostra, Rete dei Comitati, WWF…) e del Comitato fiorentino. Tutte le previsioni impattanti fatte da allora si sono puntualmente presentate, per esempio l’impatto sula falda a Campo di Marte e ai Macelli che nessuno vuol vedere e su cui si tace omertosamente.
Il Comitato e le Associazioni, che negli anni passati si sono battute per cercare di far capire che due tunnel ferroviari in ambiente urbano sono una totale follia, sono a completa disposizione del nuovo ministro; gli ricordano anche che è stato sviluppato un progetto alternativo di fattibilità di un uso metropolitano e suburbano della rete ferroviaria esistente che potrebbe rispondere ai molti problemi del trasporto pubblico nell’area metropolitana che potrebbe essere per lo meno, la base per una seria discussione sulla mobilità.
Infine, da parte di Nardella, imputare al nuovo ministro “l’incertezza [per] migliaia di cittadini e lavoratori” suona a dir poco ridicolo. Il progetto è vecchissimo e ancora da realizzare perché pieno di errori progettuali non risolvibili, a cominciare con lo smaltimento delle terre di scavo.
Il sindaco di Firenze farebbe bene a tacere su “soldi pubblici ed energie” impegnati in questa grande opera -che sta già costando quasi un miliardo- avendo realizzato pochissimo: quei soldi fin’ora sono stati vergognosamente sprecati senza creare alcuna utilità per la città e nemmeno per dare un po’ di decente lavoro.
Se a Firenze siamo ancora a balbettare di TAV, se il progetto di nuovo aeroporto ha 142 prescrizioni che lo rendono irrealizzabile, se le tranvie in costruzione sono le più costose e impattanti d’Europa è grazie al disastro politico e tecnico delle maggioranze che si sono avvicendate a Firenze e in Toscana.
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Andrea
Quali sarebbero i criteri e i riferimenti per definire le tramvie ‘le più costpse e impattanti d’Europa’?