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Reucci d’Italia all’Università di Pisa? No, grazie!

“Pare che i 49 milioni di euro truffati ai danni dello Stato – e dunque a danno di tutti noi – non siano bastati. Né pare siano bastate le condanne per appropriazione indebita di fondi pubblici usati per spese personali di esponenti dello stesso partito.

Ora la Lega è riuscita a metter le mani anche sui contributi riservati dall’Università di Pisa per le attività studentesche derivanti direttamente dal gettito della contribuzione e tassazione degli studenti universitari. Si tratta di spiccioli questa volta: appena 2.900 euro.

Quanto basta però al partito del Ministro Salvini per accedere nei locali dell’Università pubblica pisana e sciorinare la propria campagna elettorale in vista delle elezioni europee. Un cavallo di Troia introdotto dentro le mura universitarie dal MUT (Movimento Universitario Toscano), ovvero il braccio universitario del Movimento Giovani Padani (M.G.P.) anche noto dalla segreteria Salvini come Lega Giovani. E poco importa che da regolamento i contributi erogati dall’Ateneo debbano finanziare attività studentesche inerenti la vita sociale, lo sviluppo culturale, l’attività sportiva e la gestione del tempo libero: il MUT propone un ricco calendario di seminari, conferenze e Workshop su “La sicurezza in Italia (traguardi ed obiettivi)”; “Flat Tax”, “Monarchia e futuro”, “Il ruolo dell’Italia in Europa”, “I veterinari italiani di oggi”. 

I titoli parlano da sé, così come i nomi dei relatori: il vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini, il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, il senatore Armando Siri, la senatrice pisana Rosellina Sbrana, il principe Emanuele Filiberto di Savoia, il commissario della Lega Toscana e sindaco di Cascina Susanna Ceccardi.

Nomi di spicco di un partito che proprio in materia di istruzione, formazione e Ricerca sta portando avanti un pericoloso disegno di legge dal carattere espressamente autonomista, o meglio secessionista: la regionalizzazione completa di scuola e università con tassazione, programmi, personale e stipendi differenziati.

Un disegno di legge in assoluta violazione del principio solidaristico e di redistribuzione su base nazionale che ha invece lo scopo prioritario di mantenere il gettito fiscale all’interno delle regioni del Nord Italia per restare agganciate alle nazioni centro e nord europee e al loro sistema economico.

Secondo il MUT sarà proprio il vicepremier Salvini a raccontarci del ruolo che l’Italia rivestirà in Europa: un ruolo che non potrà che essere subalterno, che smonta nei fatti tutta la retorica sovranista di un ministro al servizio di padroni e padroncini del Nord Italia e che – non appena eletto – ha dimostrato piena fedeltà ai diktat di Bruxelles e alle politiche recessive imposte dai trattati dell’Unione Europea.

In barba a qualsiasi norma sul divieto da parte di tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di propaganda elettorale mediata al fine di evitare un uso distorto di risorse e denaro pubblico, il Ministro Salvini usa e asservisce l’istituzione universitaria a fini di propaganda partitica, rievocando tempi bui per la storia del nostro Paese. Il sovranismo sgangherato della Lega di Salvini passa infatti anche attraverso la presenza del rampollo di casa Savoia, il principe Emanuele Filiberto di Savoia, cioè di un esponente di quella famiglia segnata dalla connivenza diretta con il regime fascista e dalla sua criminale responsabilità per i milioni di morti durante il secondo conflitto mondiale.

Purtroppo da noi la Rivoluzione francese non lasciò il segno a tempo debito, e ci dobbiamo sorbire queste patetiche boutade che esprimono però il livello di decadimento di una delle più antiche e prestigiose istituzioni universitarie del mondo occidentale, dove ai sommi vertici vige – di fronte ad una vicenda a dir poco imbarazzante – l’abitudine kafkiana di nascondersi dietro alle formalità burocratiche.

Potere al Popolo! Pisa chiede al Rettore di impedire questa vergognosa serie di iniziative all’Università di Pisa, per non trascinare nel fango una istituzione da tali evidenti strumentalizzazioni di bassa “lega”, oltre che dalla presenza di personaggi squalificati come i rampolli di casa Savoia.

Se questa serie di iniziative dovessero invece essere messe lo stesso in cantiere, ci affiancheremo ai collettivi studenteschi e ad ogni iniziativa atta a contestarle e ad impedirle.

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